Da quando è partita ufficialmente nel gennaio 2020, Cdp Venture Capital, il braccio venture di Cassa depositi e prestiti, non è stato fermo e anzi ha messo a segno una serie di iniziative dedicate al mondo delle startup e delle pmi innovative. L’ultima in ordine di tempo è il lancio di Tech4Planet, polo nazionale di trasferimento tecnologico di Cdp Venture Capital in collaborazione con il Politecnico di Milano e con il coinvolgimento anche dei Politecnici di Torino e di Bari. L’obiettivo del polo è quello di favorire l’accesso al mercato e la crescita di nuove imprese concepite all’interno dei laboratori di ricerca dedicate alla sostenibilità ambientale, in particolare nei settori energytech, circular economy, sustainable manufacturing, smart mobility e water management.

L’investimento complessivo di 55 milioni di euro è stato fatto attraverso il Fondo di technology transfer di Cdp Venture Capital – di cui l’amministratore delegato è Enrico Resmini – e a questo si aggiungeranno ulteriori risorse economiche (stimate oltre i 130 milioni di euro in quattro anni) per la creazione e lo sviluppo di più di 60 nuove aziende, a seguito della finalizzazione degli accordi con le imprese di settore ed enti istituzionali.

L’operazione sarà dedicata a supportare il lancio di nuovi fondi di venture capital specializzati nei settori della sostenibilità ambientale, che avranno il compito di continuare a finanziare le startup più promettenti. In questo modo, sottolinea l’azienda, da un lato si potrà aumentare la maturità tecnologica e di business delle invenzioni prodotte dalla ricerca e dall’altro sarà rafforzato il sistema del venture capital specializzato nelle tecnologie di frontiera strategiche per il nostro Paese.

Il polo Tech4Planet coinvolgerà diversi attori industriali che operano nel settore e sarà distribuito sul territorio attraverso i laboratori dei Politecnici di Milano, Torino e Bari, che contribuiranno alla ricerca di progetti con un effetto catalizzatore per le Regioni del Sud Italia.

“Il trasferimento tecnologico è un processo fondamentale per colmare il divario ancora ampio in Italia fra ricerca e mercato – ha dichiarato Enrico Resmini (nella foto di copertina), amministratore delegato e direttore generale della società – Una distanza che un Paese a forte vocazione industriale e con una ricerca fra le migliori al mondo non può più permettersi”.

Fondi, investimenti e iniziative

In attesa del piano industriale 2022-2024, che sarà presentato alla comunità finanziaria la prossima settimana, Cdp Venture Capital, come detto, ha messo a segno diversi obiettivi che si era posto per il triennio 2020-2022. Tra questi, gli ultimi due fondi lanciati: il Fondo technology transfer da 150 milioni di euro, per supportare la nascita e lo sviluppo di startup deep tech provenienti da ambiti di ricerca e con ampie prospettive di sviluppo industriale, e il Fondo corporate partners I che mira a coinvolgere le principali aziende italiane, per far crescere l’ecosistema “venture” italiano grazie all’investimento e al supporto a startup e Pmi innovative con una dotazione iniziale di 180 milioni allocati da Cdp Equity e dal Ministero dello Sviluppo economico.

In aggiunta, sono stati lanciati a novembre 2020 il Fondo boost innovation, finalizzato a investimenti per la nascita e lo sviluppo di nuove startup, che vedano fin dall’inizio la partecipazione di grandi aziende italiane e il Fondo rilancio startup con disposizione di 200 milioni di euro affidati dal Ministero dello Sviluppo economico a sostegno delle startup e Pmi innovative in Italia nella fase di ripartenza dall’emergenza Covid-19.

In totale sono nove i fondi gestiti da Cdp Venture Capital direttamente o meno. Gli altri cinque sono il Fondo Italia Venture I, operativo dal 2015 che investe in start up e pmi innovative in Italia; il Fondo Italia Venture II – Fondo Imprese Sud che ha l’obiettivo di accelerare la competitività e lo sviluppo di startup e Pmi innovative nel Mezzogiorno; il Fondo di Fondi VenturItaly che investe in fondi della società, inclusi first time team/first time fund, allo scopo di generare nuovi operatori sul mercato e nuovi team all’interno di gestori già attivi sul mercato; il Fondo Acceleratori operativo a fine maggio 2020 con lo scopo di aiutare la creazione e/o lo sviluppo di programmi di accelerazione verticali su settori strategici, investendo nelle startup che partecipano ai programmi supportati dal Fondo; e il Fondo Evoluzione effettua investimenti diretti in Round A-B su startup e Pmi innovative.

Cdp Venture Capital poi non si è limitata a creare fondi, ma si è anche impegnata in diversi investimenti dal valore complessivo di oltre 500 milioni di euro e ha avviato iniziative nel settore, tra cui Tech4Planet. A fine 2020 è stato presentato WeSportUp, il primo acceleratore di startup e pmi innovative focalizzato negli ambiti di sport e salute e poco dopo è stata avviata StartupXItalia private matching, un format digitale di otto puntate condotto da Riccardo Luna per promuovere il dialogo e l’incontro fra startup e grandi aziende.

Ad aprile 2021 è nata Zero, un acceleratore di startup in ambito cleantech (cioè, le tecnologie che servono a limitare o eliminare se possibile l’impatto ambientale di un determinato processo produttivo), per volontà di Cassa depositi e prestiti, per creare una rete nazionale di acceleratori fisici ad alta specializzazione e stimolare le competenze imprenditoriali accompagnando la crescita dei migliori talenti italiani dell’innovazione. Il mese successivo la sgr ha messo in campo come strumento di supporto finanziario, XJobs, un nuovo strumento che mette in connessione le opportunità di lavoro nelle aziende innovative del portafoglio di Cdp Venture Capital e del gruppo Cdp e i talenti professionali. Successivamente ha lanciato anche CyberXcelerator, un programma di accelerazione triennale dedicato alle startup che operano nel settore del cybertech e dell’artificial intelligence, sostenuto da investimenti complessivi di più di cinque milioni di euro.

Infine a luglio è nato FuturED, il programma di accelerazione dedicato alle startup operative nell’ambito delle tecnologie applicate all’educazione e alla formazione, realizzato da un’iniziativa di Cdp Venture Capital tramite il Fondo Acceleratori con una dotazione iniziale di 1,65 milioni di euro e una delibera di ulteriori 1,5 milioni per successivi follow-on post accelerazione.

Lascia un commento

Articolo correlato