In merito all’Opa lanciata da Nova sulle azioni di DeA Capital, il presidente del consiglio di amministrazione di De Agostini nonché azionista dell’emittente, Lorenzo Pellicioli (in foto), ha dichiarato di aver portato in adesione all’offerta le 2.566.323 Azioni di proprietà dello stesso (attraverso la società interamente controllata Flavus Srl), rappresentative dello 0,96% del capitale sociale.
Le parole di Pellicioli
“Ieri”, ha comunicato in una nota il presidente, “ho consegnato le mie azioni all’Opa lanciata su DeA Capital, quasi l’1% del capitale della società. Le detenevo dal 2011 e sono soddisfatto di aver aderito all’offerta che, ancora una volta, premia i tanti azionisti che, come me, hanno creduto e investito nella società”.
Pellicioli sottolinea come DeA Capital ha una grande storia di crescita. Da sempre supporta il tessuto economico e imprenditoriale italiano, fino a diventare socio di oltre 50 aziende, che insieme fatturano circa 4 miliardi di euro e danno oggi lavoro a 15.000 persone. “Con importanti attività anche all’estero, soprattutto in Europa e in particolare nello sviluppo di nuovi progetti immobiliari. DeA Capital è molto cambiata rispetto a quando è stata acquisita dal Gruppo De Agostini nel 2007, seguendo e spesso anticipando le direzioni di un mercato in continua evoluzione”.
L’Ipo non più strategica
Pellicioli ritiene che la quotazione in Borsa “oggi non risulta più funzionale all’attuale posizionamento e agli obiettivi strategici della società, ma credo sia stato importante dare a tutti gli azionisti, tra cui vi sono molti risparmiatori, l’opportunità di realizzare appieno il valore che è stato creato in questi anni anche grazie al loro supporto”.
Il periodo di adesione all’Opa di Dea Capital
Il periodo di adesione ha avuto inizio il 23 gennaio e terminerà il 17 febbraio che, salvo proroghe, rappresenterà l’ultimo giorno per aderire all’offerta, ferma restando l’eventuale riapertura dei termini. Inoltre il 24 febbraio l’offerente pagherà a ciascun azionista che abbia aderito validamente all’offerta un corrispettivo in denaro pari a 1,50 euro per ciascuna azione portata in adesione.
Le motivazioni dell’offerta
Secondo il management l’emittente, nel corso degli anni, ha sostanzialmente modificato il proprio modello di business, progressivamente abbandonando la strategia di operatore diretto – come investitore – in rilevanti operazioni di private equity e divenendo un Alternative Asset Manager, e quindi un gestore di fondi di terzi, con ampio spettro di prodotti gestiti. Il nuovo posizionamento dell’emittente si traduce in un modello di business molto meno capital intensive e quindi nel venir meno dell’esigenza di ricorrere anche al capitale di terzi per lo sviluppo del business stesso, esigenza che aveva rappresentato una delle ragioni fondamentali alla base della quotazione dell’emittente.
A giudizio dell’offerente, il delisting assicurerà all’emittente una maggiore flessibilità gestionale, e un indubbio risparmio di costi. Come società non quotata, caratterizzata da una maggiore flessibilità operativa e organizzativa, l’emittente sarà in grado di accelerare la sua strategia di investimento e di creazione di valore.
L’offerente ritiene, infatti, che l’emittente, una volta acquisito lo status di società non quotata per effetto del delisting, sarebbe meglio in grado di perseguire potenziali opportunità di crescita, beneficiando di una maggiore rapidità nell’assunzione e nella messa in atto di decisioni di investimento; una più significativa possibilità di focalizzazione su progetti di sviluppo che per la natura dell’attività presentano orizzonti di medio e lungo periodo e possibili investimenti con impatti negativi sui risultati economici di breve, il cui perseguimento è meno agevole con le limitazioni derivanti dalla necessità di ottenere risultati soggetti a verifiche di breve periodo tipiche di una società quotata.
Il delisting inoltre garantirà un accesso diretto a una fonte flessibile di capitale, con il supporto di De Agostini, per il tramite dell’offerente e una semplificazione degli assetti proprietari con conseguente allineamento degli interessi della compagine azionaria. Inoltre, i costi connessi alla quotazione non appaiono giustificabili alla luce della scarsità dei volumi scambiati e della elevata volatilità del titolo. A seguito del perfezionamento dell’offerta, l’offerente, con il supporto di De Agostini, si propone di sostenere l’attuale piano industriale di DeA Capital e i futuri progetti di sviluppo della società.
Fusione post delisting
Nel caso in cui, a seguito dell’offerta, il delisting sia stato conseguito, l’offerente valuterà, a propria discrezione, la possibilità di proporre un’operazione di fusione tra l’emittente stesso e l’offerente. Inoltre nel caso in cui i presupposti per il delisting non si verifichino ad esito dell’offerta, l’offerente si riserva la facoltà di conseguire il delisting mediante la fusione.