Quotazione a Francoforte per la catena di negozi di bellezza Douglas. Sede in Germania, controllata per l’85% dal fondo Cvc, con la famiglia Kreke che detiene la quota di minoranza del 15%, l’operazione dovrebbe concretizzarsi nel primo trimestre 2024. Tradotto: entro la fine del mese appena iniziato.

Obiettivo: 1,1 miliardi di raccolta, con un apporto di 300 milioni di euro di capitale che sarà conferito dagli attuali azionisti. In realtà tali proventi servono per ridurre l’indebitamento del gruppo, il Ceo è Sander Van der Laan, dopo l’Ipo il debito dovrebbe essere rifinanziato a condizioni di migliori.

A decidere la quotazione Kirk Beauty International, holding posseduta dai fondi gestiti da Cvc che continuerà a a detenere la maggioranza indiretta di Douglas, e sempre in minoranza dalla famiglia Kreke, anch’essa non venderà alcuna azione all’Ipo.

Numeri e guidance di Douglas

Ricavi +8% a 1,56 miliardi da ottobre a dicembre 2023 per Douglas, il cui manager dell’area Sud Europa è Fabio Pampani. Fatturato netto di 4,1 miliardi nell’anno finanziario 2022-23, +11% su base annuale e prima volta oltre i 4 miliardi. Utile netto +10,6%  nel primo trimestre 2023/24 a 125,2 milioni di euro. Free cash flow salito a 459,4 milioni di euro.

Gli obiettivi della guidance nel medio termine è aumentare le vendite del gruppo (nette) con una Cagr di circa il 7%, ebitda margin adjusted 18,5%. L’idea è infine quella di pagare dividendi fino al 40% dell’utile una volta che il rapporto di leva finanziaria netto sarà “significativamente ridotto a medio termine”.

Citigroup e Goldman Sachs agiscono in qualità di Joint Process Banks. Deutsche Bank, Ubs e Unicredit operano in qualità di Joint Global Coordinators e Joint Bookrunners. Bnp Paribas, Cvc Capital Markets e Jefferies sono state nominate Joint Bookrunners. Intesa Sanpaolo, Lbbw e Rbi agiranno come CoManager.

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