La Uefa e l’Eca ( l’associazione che riunisce oltre 200 club europei) sono al lavoro per creare una joint venture che implementerà la gestione congiunta dei diritti televisivi europei e la distribuzione dei relativi proventi delle competizioni europee; in primis la Champions League. E’ quanto emerso al termine della riunione dell’executive board dell’associazione presieduta da Nasser Al-Khelaifi, che si è svolto questa mattina in un hotel di Milano alla presenza dei massimi dirigenti del calcio continentale.

Una risposta alla Superlega

Con questo nuovo format sarà garantita maggior equità e maggior partecipazione dei club, proprio le richieste che sono alla base della Superlega. Non a caso questa mossa viene letta da più parti come una risposta alla competizione sponsorizzata da Andrea Agnelli e da A22. Da tempo l’ex presidente della Juventus, insieme ad altre squadre europee, sta tentando di dare vita ad una competizione per club alternativa alla Champions Leagueche riunisca le migliori squadre europee in una sorta di campionato di super élite

Ad oggi è la Uefa a gestire i diritti per competizioni come la Champions e l’Europa League, dividendo poi i proventi ai club partecipanti. Mentre con la nascita di questa jv alla Uefa si affiancherà l’Eca che la supporterà nella ottimizzazione dei ricavi provenienti dall’asset dei diritti televisivi europei.

Da un punto di vista di governance, il 51% delle quote della jv sarà in mano alla Uefa e il restante 49% all’Eca.

Ampliare la platea dei club

“L’obiettivo”, è stato spiegato al termine dei lavori, “è quello di coinvolgere maggiormente i club nell’assegnazione dei diritti televisivi” e servirà anche per capire le future strategie di investimento e su quali aree servirà un maggiore focus. La newco avrà sede in Svizzera e in questo momento l’Eca e la Uefa sono alla ricerca di un ceo indipendente che guiderà la nuova realtà.

Si tratta di un passaggio rivoluzionario per il calcio europeo soprattutto se si tiene conto del valore che hanno raggiunto i diritti televisivi delle competizioni europee. Sul mercato italiano il mercato italiano, dove i diritti per la nuova Champions, l’Europa League e la Conference sono stati assegnati di recente ad Amazon Prime e Sky, ha fatto registrare un notevole incremento pari al 39%. Superiori soltanto le crescite del mercato statunitense, pari al 122%, e di quello olandese, cresciuto del 100%. In totale si stima che l’asset possa valere una cifra compresa tra i 4,6 e 4,8 miliardi di euro; di gran lunga superiore rispetto a quello delle scorse stagioni.

“La nascita di questa jv”, ha spiegato l’ad dell’Inter, Alessandro Antonello che ha partecipato alla riunione in rappresentanza dell’Italia, “dimostra come il calcio europeo sia sempre più di grande interesse ed è al top mondiale per quanto riguarda l’entertainment sportivo. L’Eca giocherà un ruolo primario nel supportare nella negoziazione la Uefa per l’ottimizzazione dei ricavi per i diritti televisivi in ambito europeo. L’obiettivo è molto sfidante, si parla di 4,6-4,8 miliardi per il prossimo ciclo, che è significativamente superiore a quello corrente”. Questo, secondo il ceo del club nerazzurro, testimonia quanto «il calcio europeo desti molto interesse, molti sponsor vogliono raggiungere questa industry”.

Allargamento del network

Un altro tema sul piatto dell’Eca è quello dell’allargamento del network di squadre che oggi ne fanno parte, aprendo anche alle squadre che non partecipano alle Coppe e al calcio femminile.

Per questo, ha detto Antonello, “è importante per l’Italia ospitare un evento di questa importanza. Essere qui a Milano con l’Eca e il suo board e discutere di temi strategici per il calcio europeo dei prossimi anni è fondamentale, anche per il calcio italiano”.

Quanto alla futura estensione del network delle squadre dell’associazione, “l’intenzione è di allargare la membership dell’Eca, che alla fine è l’unica vera associazione dei club che rappresentano gli interessi delle società all’interno del calcio mondiale” e l’obiettivo è di avere un’associazione che sia più allargata e democratica possibile.

Serie A: parte roadshow per i diritti tv

Sul fronte italiano intanto è partito oggi il roadshow per i diritti televisivi della Serie A. “Da oggi parte il road show della Lega Serie A che durerà sei mesi e toccherà 5 continenti in vista del prossimo ciclo di vendita dei diritti audiovisivi. Questo l’annuncio che facciamo direttamente dal palco di Leaders, uno degli eventi internazionali di sport più importanti. A pochi metri da qua abbiamo aperto la nostra nuova sede, dopo New York nello scorso mese di Maggio viviamo un altro momento storico e fondamentale per la nostra media company, per crescere e lanciarci nel futuro”, ha detto l’ad di Via Rosellini, Luigi De Siervo, intervenuto a Leaders, ad Abu Dhabi, uno dei più influenti e importanti summit mondiali dell’industria sportiva e del calcio.

Il top manager ha ricordato che “quando siamo arrivati in Lega Serie A avevamo 3 sponsor da oltre 20 anni e in soli 3 anni i partner sono diventati 10: brand internazionali che hanno raddoppiato il nostro fatturato, testimoniando la fiducia e l’interesse nel nostro prodotto. È vero, il nostro, come dicono in molti, è il campionato più difficile del mondo per tattica, ma è anche quello più avvincente con quattro differenti squadre che potrebbero aggiudicarsi il titolo in quattro anni, a differenza di Bundesliga e Ligue 1. Questo è un grande valore anche per chi compra e distribuisce in nostro prodotto. Mai come in questa fase di presentazione e vendita del nuovo ciclo dei diritti televisivi internazionali e domestici è fondamentale avere una Lega unita e compatta che lavori insieme per la valorizzazione del prodotto”.

 

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