A poco più di un mese dall’annuncio della costruzione della prima gigafactory italiana, risultato della joint venture tra Energy e Pylon Technologies Europe Holding, Energy ha ricevuto dalle istituzioni di competenza il permesso per la costruzione della prima fabbrica italiana che ospiterà la fase due del progetto, ovvero l’ampliamento della produzione di batterie per sistemi di accumulo di energia da fonte rinnovabile.
Energy, la nuova gigafactory
La produzione riguarda batterie LFP (litio-ferro-fosfato) cobalt-free, necessarie allo stoccaggio di energia prodotta da fonti rinnovabili, in particolare da pannelli fotovoltaici. La produzione di fase due è, in particolare, rivolta al mercato europeo. La Gigafactory sorgerà a fianco dell’attuale sede operativa di Energy, a Sant’Angelo di Piove di Sacco (Padova), all’interno della quale si stanno realizzando le linee produttive di fase uno caratterizzata da una capacità produttiva di 600-800 batterie al giorno, pari a 3-4 Megawattora (MWh) di capacità di accumulo. Il nuovo edificio verrà costruito su una superficie complessiva di 11.433 mq, con spazi dedicati alla produzione ed al magazzino per 9.523 mq e il rimanente per uffici.
La capacità produttiva della gigafactory
La capacità produttiva sarà dell’ordine di diversi Gigawattora per anno, aumentando di 10 volte rispetto alla fase uno; l’avvio delle linee è previsto nel 2025. L’immobile sarà alimentato da energia green, prodotta da pensiline fotovoltaiche poste nei parcheggi a tetto ed avrà standard tecnologici elevatissimi.ù
“Stiamo accelerando i nostri progetti e siamo felici di dare un segnale di forte impegno al mercato ed ai nostri stakeholeders con un rilevante anticipo rispetto a quanto previsto”, ha detto Davide Tinazzi, amministratore delegato di Energy . “Con la Gigafactory, Energy diventa l’unica azienda italiana che, grazie alla gigafactory può realizzare internamente sia il sistema di accumulo energetico che le batterie di stoccaggio. Le batterie che verranno realizzate nella Gigafactory di Energy saranno caratterizzate dai più alti standard prestazionali, ambientali e di sicurezza. Consentiranno di equipaggiare dei sistemi di accumulo Made in Italy che permetteranno a famiglie ed imprese di essere parte attiva della transizione energetica che, grazie all’energia solare, contribuirà in modo decisivo ai risparmi in bolletta e alla riduzione delle emissioni di gas serra”.