Articolo aggiornato il 24/01/2023.

Eni torna sul mercato obbligazionario registrando un nuovo record con il suo bond sustainability-linked da 2 miliardi di euro, destinato a investitori retail e con scadenza febbraio 2028 (5 anni). Le richieste di sottoscrizione sono pervenute da oltre 300mila investitori e pari a 10,2 miliardi.

Nel dettaglio, Eni – sentite Intesa Sanpaolo e Unicredit Bank Ag (che agisce anche per il tramite della propria Succursale di Milano), in qualità di responsabili del collocamento –si è avvalsa della facoltà di aumentare il valore nominale complessivo massimo delle obbligazioni da 1 miliardo a 2 miliardi di euro, visto il forte interesse del retail e il conseguente eccesso di domanda che ha portato alla chiusura anticipata dell’offerta (dal 3 febbraio 2023 al 20 gennaio 2023).

Equita ha agito in qualità di collocatore, posizionandosi tra le prime banche per controvalore in sede di sottoscrizione, raccogliendo domande per più di 1,1 miliardi di euro ovvero l’11% delle richieste totali.

Gli obiettivi del bond

Le obbligazioni perseguono l’obiettivo di finanziare eventuali futuri fabbisogni, di mantenere una struttura finanziaria equilibrata e diversificare ulteriormente le fonti finanziarie. Nell’ambito dell’offerta, è stata richiesta a Moody’s, S&P e Fitch l’assegnazione di rating in relazione alle obbligazioni.

Secondo l’ad Claudio Descalzi, “Eni è oggi una società estremamente robusta dal punto di vista finanziario e industriale, con un modello di crescita volto a valorizzare al meglio i business legati alla transizione energetica e quelli tradizionali che ne alimentano il successo, anch’essi soggetti al progressivo abbattimento delle emissioni e che continuano a garantire la sicurezza degli approvvigionamenti. Con questa consapevolezza vogliamo offrire al pubblico italiano uno strumento di risparmio solido, che possa renderlo partecipe del nostro cammino verso un’energia completamente decarbonizzata, tecnologicamente avanzata e diversificata, e dell’ulteriore consolidamento della nostra capacità determinante di garantire la sicurezza energetica al Paese”.

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