Sarebbe molto vicino un accordo tra Eni ed Energy Infrastructure Partners Ag per la vendita del 10%, o poco meno, dell’unità di energie rinnovabili Plenitude. L’operazione dovrebbe aggirarsi attorno ai 750 milioni di euro, 800 milioni di dollari. Lo scrive Bloomberg, citando fonti a conoscenza della questione.
La valutazione di Plenitude, continua il giornale americano sul suo sito, dovrebbe essere di circa 8 miliardi di euro. L’operazione potrebbe essere annunciata entro la fine di questo mese: i colloqui infatti sarebbero nella fase finale anche se “non è ancora stata presa una decisione definitiva”.
Cosa disse Claudio Descalzi di Plenitude
Eip è un fondo che ha sede a Zurigo. All’inizio di quest’anno Eni avrebbe avviato i colloqui per un potenziale accordo mentre cercava un partner per l’unità in vista di una futura quotazione in Borsa (ne parliamo qui). Plenitude vende energia a famiglie e imprese, produce energia rinnovabile e gestisce stazioni di ricarica per veicoli elettrici. In tutto serve circa 10 milioni di clienti al dettaglio in tutta Europa, e opera in 15 Paesi a livello globale.
La vendita di una quota, va avanti Bloomberg, potrebbe aiutare l’Eni a bloccare il valore dell’unità e a disporre di maggiore liquidità per gli investimenti, aprendo la strada a un’offerta pubblica iniziale già l’anno prossimo. L’amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi, ha ammesso a fine settembre che effettivamente erano in corso colloqui con potenziali pretendenti per una partecipazione in Plenitude.
Crisi energetica
Il piano di quotazione di Plenitude è stato rinviato l’anno scorso con l’Europa in preda a una crisi energetica. Eni punta però ancora a procedere con la quotazione alla borsa Euronext di Milano quando le condizioni di mercato lo permetteranno, probabilmente nel 2024, sempre secondo quanto dichiarato dal Ceo Descalzi.
L’attuale valutazione dell’unità è superiore ai 6-7 miliardi di euro che l’azienda energetica controllata dallo Stato aveva considerato per la metà del 2022, come avevano detto all’epoca persone che avevano familiarità con la questione. Plenitude, con sede a Milano e con un obiettivo di circa 900 milioni di euro di Ebitda per quest’anno, è stata costituita per riunire le attività di vendita al dettaglio di energia e le attività nelle rinnovabili di Eni.