Dopo Sm Pack, acquisita a settembre 2020, il private equity Entangled Capital annuncia la seconda operazione di investimento del Fondo EC I, e cioè il 73% di Nuova Pasquini & Bini, società di Altopascio in provincia di Lucca, attiva nel design e produzione di vasi in plastica rigenerata per la produzione di piante e per l’arredo degli spazi verdi.
NP&B nasce negli anni ’60 e nel 1998 viene acquisita dalle famiglie Checchi e Silvi che sin da subito si sono occupate della crescita industriale della società, contribuendo allo sviluppo, all’innovazione e alla presenza sul mercato internazionale. Oggi le famiglie Checchi e Silvi hanno deciso di re-investire il 27% mantenendo una loro presenza importante all’interno dell’azienda, e affiancando il Fondo EC I nel percorso di crescita e di potenziamento della presenza della società sul mercato, soprattutto a livello internazionale.
Nonostante i periodi di chiusura forzata dovuti all’emergenza sanitaria, Nuova Pasquini & Bini ha realizzato, nel 2020, un fatturato complessivo di circa 22 milioni – in crescita rispetto al 2019 – con un’ottima marginalità, pari a circa il 20%, e circa 60 dipendenti.
Crescita all’estero e m&a
“Ciò che ci ha colpito dell’azienda – spiega a Dealflower Roberto Giudici (nella foto), ceo di Entangled Capital – sono i suoi punti di forza. Primo fra tutti l’utilizzo della plastica rigenerata, cioè quel materiale che è lo scarto del processo di riciclo della plastica, usato ad esempio per i bitumi o l’asfalto e che rappresenta circa il 40% della plastica vergine riciclata in Italia”. Questa viene usata “per produrre vasi e venduti sul mercato B2B a coltivatori di piante destinate ai grandi spazi o ai venditori diretti, un mercato questo in forte espansione perché sostenibile e utile alla riduzione delle emissioni di CO2”.
Con circa 10mila tonnellate di plastica stampate in un anno di cui l’80% è plastica riciclata e rigenerata, Nuova Pasquini & Bini produce oltre 22.000.000 di vasi destinati a più di 4mila clienti nel mondo. “La società – aggiunge Giudici – realizza oltre il 50% del fatturato fuori dall’Italia in Paesi fra cui Arabia Saudita, Emirati Arabi, Spagna, Olanda, Germania, Regno Unito e soprattutto Nord America, uno dei mercati più grandi del mondo e dove quest’anno la società sta raddoppiando fatturato”. Proprio in America del nord “puntiamo a far crescere l’azienda, l’idea è quella di creare un hub che contenga inizialmente un magazzino per lo stoccaggio e poi un sito di produzione direttamente sul territorio”.
La capacità produttiva e l’ampiezza del catalogo “sono gli altri punti di forza dell’azienda, perché consentono ai clienti un unico acquisto, e quindi un unico trasporto, per più tipi di vasi. A tal proposito l’azienda è molto forte anche nella ricerca e sviluppo, ad esempio sviluppa internamente il design e si occupa della stampa di vasi particolari come quelli specializzati per coltivazione idroponica o realizzati con compound biocompositi, ad alto contenuto di materiali biobased e provenienti da fonti rinnovabili, sviluppati in collaborazione con il Dipartimento di Ingegneria Civile e Industriale dell’Università degli Studi di Pisa”. Il principale prodotto della società è rappresentato dai vasi della linea ad iniezione NPB, prodotti con macchinari altamente tecnologici e totalmente robotizzati che, utilizzano materiali rigenerati e di qualità e che garantiscono una tenuta elevata anche in condizioni climatiche che alternano temperature differenti nella stessa giornata.
L’azienda conta “un ottimo margine ed eccellenti prospettive di crescita per consolidare la leadership, in Italia e in Europa”, osserva Giudici, e per raggiungere l’obiettivo “non escludiamo uno sviluppo per linee esterne tramite acquisizioni ad esempio di competitor più piccoli, con uno dei quali siamo già in contatto”. L’obiettivo è “raddoppiare o quasi il fatturato nei prossimi cinque anni”.
L’apporto del fondo arriverà anche dal punto di vista manageriale, con un consiglio di amministrazione già creato che vede la presenza dei fondatori di Entangled, Giudici e Anna Guglielmi, assieme a Gabriele Silvi, “e presto inseriremo un cfo e nuove figure all’interno della produzione” per supportare la crescita.
Il closing atteso nell’ultimo trimestre dell’anno.
Entangled con il primo fondo ha raggiunto un committment di 70 milioni di euro e di recente ha ampliato il team di professionisti con l’ingresso, fra gli altri, di Luca Giacometti quale senior advisor.
Gli advisor
Legance – Avvocati Associati, PwC Deals, Studio Russo De Rosa e ERM hanno agito come consulenti legali, finanziari, fiscali e ESG per Entangled Capital SGR. Lo Studio Legale Galgano con il Prof. Avv. Massimo Aragiusto e l’Avv. Mario Baraldi hanno agito a supporto delle famiglie Checchi e Silvi.
Il ruolo di advisor è stato svolto da Federico Cerbella di Maelius.