Eurovita in amministrazione straordinaria. É quanto ha deciso il Mimit. In una nota si legge che il Ministro dell’Impresa e del Made in Italy, su proposta dell’Ivass, ha disposto, con decreto del 29 marzo, l’amministrazione straordinaria e lo scioglimento degli organi con funzioni di amministrazione e controllo nei confronti di Eurovita Holding e Eurovita. Lo comunica l’Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni in una nota.
Eurovita, nominato commissario straordinario
A seguito del provvedimento, l’Ivass ha nominato Alessandro Santoliquido commissario per la gestione straordinaria di entrambe le società, e Antonio Blandini, in qualità di Presidente. Inoltre Sandro Panizza e Monica Biccari sono stati nominati componenti dei relativi Comitati di sorveglianza.
Al fine di assicurare un ordinato svolgimento delle attività e di accompagnare la definizione di una soluzione di mercato da parte degli organi dell’amministrazione straordinaria, l’Ivass ha prorogato fino al 30 giugno prossimo la sospensione dei riscatti dei contratti di assicurazione e di capitalizzazione stipulati con Eurovita.
Un salvataggio di sistema per Eurovita
La difficile situazione in cui versa la compagnia potrebbe essere risolta con un intervento di sistema che potrebbe vedere il coinvolgimento delle banche, delle reti di consulenti e delle assicurazioni che hanno distribuito le polizze assicurative. Il piano sarebbe coordinato da Ivass e da Anie al fine di formare una sorta di paracadute per salvare Eurovita.
In ballo ci sono le gestioni separate della compagnia assicurativa in gran parte investite in titoli di Stato con i Btp che sono tra l’altro coperte dagli aumenti dei tassi d’interesse. Questa protezione però non è contemplata per quanto riguarda gli investimenti in altri titoli di Stato (in primis tedeschi e francesi) che sono in pancia ad Eurovita. In questo caso se il portafoglio venisse liquidato le perdite medie per i circa 400 mila risparmiatori coinvolti sarebbero inferiori al 10%.
Poste Italiane apre all’operazione di sistema
L’operazione consterebbe in circa 300 milioni di euro e vedrebbero coinvolti diversi soggetti. Tra i nomi circolati negli ultimi giorni ci sarebbero Banca Fideuram, Fineco, Sparkasse e Credem. In causa è stata chiamata anche Poste Italiane che oggi, per bocca del suo ad, ha mostrato una certa apertura ad una eventuale operazione di sistema.
“Per quanto riguarda Eurovita”, ha detto Matteo Del Fante, “seguiamo dalla stampa: non vediamo nessun tipo di segnale di nervosismo dagli investitori e i nostri tassi di riscatto sono assolutamente invariati. É chiaro che dovrà essere trovata una soluzione di sistema: siamo pronti a sentire di cosa si tratta. Aspettiamo le indicazioni dalle istituzioni coinvolte”.