Evoralis, azienda pionieristica specializzata nella scoperta e nello sviluppo di enzimi per la depolimerizzazione della plastica, ha raccolto 2,5 milioni di sterline in un round seed di finanziamento. L’investimento rappresenta una tappa significativa nella missione di Evoralis volta a innovare lo scenario del riciclaggio dei tessuti e di altre materie plastiche.

Il round è stato guidato dall’italiana Liftt con il coinvestimento di Cambridge Enterprise Ventures, Parkwalk Advisors e Backbone Ventures, nonché dagli investitori focalizzati sull’economia circolare Circular Plastics Accelerator e Archipelago Ventures, oltre a oltre ad angels investors. Cpi ha, inoltre, convertito con successo il prestito convertibile in azioni, acquisendo quote della società.

Evoralis, spin-out del Laboratorio Hollfelder dell’Università di Cambridge, sfrutta un’esclusiva piattaforma di screening ad alto rendimento, basata sulla microfluidica, al fine di scoprire e perfezionare gli enzimi capaci di scomporre le plastiche complesse nei loro componenti di base. Tale piattaforma, in grado di accelerare lo screening degli enzimi fino a 1.000 volte rispetto ai metodi tradizionali, rappresenta una nuova frontiera per la creazione di un’economia circolare, sostenibile sul piano economico, nel settore tessile e delle materie plastiche.

La richiesta del mercato e la soluzione

L’industria tessile attraversa un momento cruciale: la produzione globale di fibre è quasi raddoppiata negli ultimi vent’anni, raggiungendo un valore pari a 109 milioni di tonnellate nel 2023, gran parte delle quali non è, e non può essere riciclata. La sfida del recupero di fibre miste e combinate è immediata e urgente; solo in Europa si generano ogni anno circa 6 milioni di tonnellate di rifiuti tessili post-consumo, e il 60% dei capi di abbigliamento venduti oggi contiene plastica di origine fossile che non può essere facilmente recuperata con i metodi di riciclo esistenti.

Evoralis sta affrontando questa sfida con la sua rivoluzionaria tecnologia enzimatica, che offrirà una soluzione concreta per riciclare oltre l’80% dei prodotti tessili, compresi quelli composti da fibre miste e composite contenenti plastica. L’approccio rivoluzionario di Evoralis consentirà la separazione dei diversi materiali all’interno dei tessuti e ha il potenziale per generare un mercato da 560 miliardi di dollari. 

La piattaforma dell’azienda ha già attirato l’attenzione dei principali rivenditori di moda, che hanno incaricato Evoralis di sviluppare enzimi specifici per il riciclaggio di nylon e poliuretano, due dei polimeri sintetici più difficili da riciclare.

Liftt: “Evoralis svolta nell’economia circolare”

Daniel Kaute, Ceo di Evoralis ha dichiarato: “Questo finanziamento ci consentirà di sviluppare ulteriormente la nostra tecnologia enzimatica, rendendo possibile il riciclo di tessuti e plastiche precedentemente considerati non riciclabili. La nostra visione è quella di creare un mondo in cui gli scarti sia una risorsa, e questo investimento ci avvicina alla realizzazione di questa visione”.

Edoardo Bianchi, Project Manager di Liftt, ha affermato: “La guida di questo round di investimenti riflette la nostra fiducia nella tecnologia all’avanguardia di Evoralis e nel suo potenziale di rivoluzionare il riciclo dei tessuti. Liftt, da sempre, si impegna a sostenere le soluzioni innovative che affrontano sfide ambientali cruciali e l’approccio di Evoralis al riciclo enzimatico rappresenta una svolta per l’economia circolare”.

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