Ci sono anche Exor, la holding della famiglia Agnelli-Elkann, e il gruppo Marcegaglia fra gli investitori nel round di Serie A da 105 milioni di dollari chiuso in questi giorni dalla svedese H2 Green Steel (H2GS), scaleup che punta a realizzare un impianto a idrogeno nel nord della Svezia, appena al di sotto del circolo polare artico.
Oltre a Exor e Marcegaglia, hanno investito sulla società green un nutrito gruppo di investitori fra i quali il fondo di venture capital Altor Fund V, Ane & Robert Maersk Uggla (la famiglia azionista di riferimento del colosso dello shipping Maersk), la fondazione Imas del gruppo Ikea), Mercedes-Benz e Scania, Daniel Ek (fondatore di Spotify) e la holding di investimento svedese Vargas (investitore, tra l’altro, anche in Northvolt, progetto miliardario di sviluppo di giga-factory di produzione di batterie al litio.
Il progetto
Nella compagine di H2GS sono così entrati Exor e Marcegaglia oltre a soci finanziari, azionisti con una fitta rete di relazioni internazionali, nonché potenziali compratori dell’acciaio verde che la società inizierà a produrre 2,5 milioni di tonnellate di acciaio verde l’anno a partire dal 2024, con l’obiettivo di arrivare a 5 milioni già nel 2030.
In particolare Marcegaglia non sarà solo finanziatore ma anche partner industriale e strategico e trasformerà 250 mila tonnellate di acciaio l’anno nella prima fase di attività e 500 successivamente. H2GS intende inoltre alimentare a idrogeno verde il suo stabilimento utilizzando solo fonti energetiche rinnovabili locali (come l’energia eolica e idroelettrica, bandito il carbone) e minerale di ferro ad alta qualità, di cui il cluster svedese di Boden, leader mondiale nella metallurgia e nella siderurgia, è particolarmente ricco.
I 105 milioni appena raccolti da H2GS serviranno a finanziare le fasi iniziali del progetto che probabilmente richiederà nuovi aumenti di capitale per essere condotto a termine. “Gli investitori europei hanno capito che la crisi climatica è la più grande sfida della nostra epoca e che la trasformazione dell’industria è necessaria”, ha commentato il ceo di H2GS, Henrik Henriksson.