Non solo infrastrutture. Nel business di F2i, la sgr guidata da Renato Ravanelli, c’è anche il debito. Il gruppo ha infatti annunciato il superamento, tramite il fondo Infrastructure Debt Fund 1 (IDF1) di 200 milioni di euro di investimenti ad esito della sottoscrizione di tre nuove operazioni di finanziamento in settori strategici in chiave di sostenibilità.
Le tre operazioni, avvenute nell’ultimo periodo e annunciate oggi, si aggiungono ai due precedenti closing già resi pubblici, e cioè la partecipazione al finanziamento del debito di Open Fiber e di Renantis, e dimostrano la rapida capacità di investimento da parte del fondo, che ha già raccolto l’interesse di investitori per oltre 400 milioni di euro, non lontano dal target di 500 milioni che ci si aspetta di raggiungere nei prossimi mesi, investendo in meno di un anno il 60% della raccolta.
Da GD Towers ad Acque spa
Nel dettaglio delle operazioni, IDF1 ha partecipato al finanziamento da 6,85 miliardi di euro per sostenere l’acquisizione da parte di DigitalBridge e Brookfiled del 51% di GD Towers da Deutsche Telekom finalizzata lo scorso febbraio. GD Towers è uno dei principali operatori europei di torri per telecomunicazioni, con 40.000 siti per telefonia mobile in Germania e Austria, dove figura rispettivamente come 1° e 2° player di mercato. Ad esito dell’acquisizione GD Towers prevede di rafforzare il piano d’investimenti per diffondere l’accesso ai servizi di connessione e telecomunicazione su rete mobile in aree urbane, extraurbane e rurali, con impatto positivo sulla qualità dei servizi e sullo sviluppo economico dei territori interessati.
Il fondo gestito da F2i Sgr ha successivamente partecipato al finanziamento da 250 milioni di euro a beneficio di Compagnia Valdostana delle Acque, finalizzato al rifinanziamento del debito esistente e alla realizzazione di acquisizioni e investimenti a sostegno della transizione energetica, per lo sviluppo del settore idroelettrico, eolico e fotovoltaico, con l’obiettivo di raggiungere 2 Gigawatt di potenza installata. Oltre a consolidare il contributo alla produzione idroelettrica nazionale e alla gestione ottimale delle risorse idriche regionali, Compagnia Valdostana delle Acque punterà ad aumentare l’impegno alla decarbonizzazione, mantenendo un focus sulla sostenibilità nel lungo termine dei propri impianti di energia rinnovabile anche tramite il coinvolgimento degli stakeholder locali.
Infrastructure Debt Fund 1 ha, infine, fatto parte del pool composto da istituzioni bancarie e finanziarie che ha sottoscritto il finanziamento da 225 milioni di euro a favore di Acque Spa, azienda che gestisce il servizio idrico integrato in Toscana nel territorio del Basso Valdarno.
Il prestito, oltre a prolungare le attuali scadenze dell’indebitamento, conferisce la flessibilità finanziaria necessaria a sostenere la realizzazione di investimenti destinati a migliorare ulteriormente la qualità, l’efficienza e la sostenibilità del servizio idrico per 800 mila cittadini toscani, in un’ottica di ottimizzazione nell’utilizzo della risorsa idrica.