Quasi non c’è notizia. Perché Fabio Panetta era la prima scelta di Giorgia Meloni per l’incarico di ministro dell’Economia nel suo governo. La risposta però fu subito negativa: il membro del board della Bce era già destinato al ruolo di governatore della Banca d’Italia, essendo il mandato di Ignazio Visco prossimo alla scadenza. Tutto secondo copione. Il Cdm, nella serata di martedì 27 giugno, ha dato il via libera definitivo per il passaggio del testimone.

L’economista passerà a Bankitalia a partire dal primo novembre prossimo, lasciando un posto vacante all’interno del Comitato esecutivo della Bce, se non dovesse essere riempito da un altro esponente del nostro Paese potrebbe non essere d’aiuto nel braccio di ferro infinito tra falchi e colombe all’interno dell’Eurotower.

Poteri e stipendio del governatore di Bankitalia

Proprio in questi giorni Panetta si trova a Sintra, in Portogallo, dov’è in corso il Forum della Bce. In qualità di governatore della Banca d’Italia sarà indipendente e autonomo dal potere politico. Non potrà essere rimosso dal governo (nonostante sia stato il governo stesso ad averlo scelto) o anche solo formalmente influenzato.

Due i mandati oltre i quali non si può andare, della durata di sei anni ciascuno, Visco stesso è alla guida di Bankitalia dal 2011. Percepirà 450.000 euro l’anno, più di quanto previsto come membro del board della Bce, ruolo a cui spettano 270.000 euro l’anno.

 

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da Dealflower (@dealflower_news)

Fabio Panetta, una vita in Banca d’Italia

Per Panetta è un ritorno. Perché è proprio in Banca d’Italia che ha iniziato dopo la laurea in economia e commercio alla Luiss di Roma: era il 1985 e Fabio aveva 25 anni. Il governatore di allora era Carlo Azeglio Ciampi, successivamente presidente della Repubblica. Classe 1959, la sua carriera si sviluppa in buona sostanza interamente all’interno di Bankitalia.

Nel 1999 diventa capo della direzione monetaria e finanziaria. Poi prende il controllo del servizio studi di congiuntura e politica monetaria dal 2007 al 2011, anno in cui viene nominato direttore centrale per il coordinamento della partecipazione della Banca d’Italia all’Eurosistema. Tra il 2010 al 2012 è anche direttore responsabile del rapporto sulla stabilità finanziaria della Banca d’Italia.

Negli anni successivi diventa vicedirettore, fino al 2019 quando viene promosso direttore generale  al posto di Salvatore Rossi, che poi è la seconda carica più importante della banca dopo il governatore. Con questo ruolo ha rappresentato Bankitalia in numerose istituzioni europee e internazionali, tra cui l’Ocse, il Fmi, i G10 e la Bri. La Banca centrale europea lo convoca nel mese di gennaio del 2020, lasciando a Daniele Franco il ruolo di direttore generale. Viene subito nominato membro del comitato esecutivo, incarico che ora dovrà lasciare e dove il governo, come detto, spera di poter indicare un altro rappresentante italiano.

Curiosità: le origini, la famiglia e i premi

Fabio Panetta è romano ed è nato nel 1959. Suo padre, Paolino Panetta, è stato sindaco di Pescosolido, paese in provincia di Frosinone, sotto il partito di Democrazia Cristiana, ruolo che ha svolto per circa 30 anni anche se non di fila. È il secondo ciociaro al vertice di palazzo Koch dopo Antonio Fazio. Suo fratello Giovanni, invece, è stato deputato dei Cristiani democratici uniti dal 1996 al 1999, anno in cui è morto in un incidente automobilistico vicino ad Anagni.

Dopo la laurea alla Luiss, ha conseguito il Master of Science in Monetary Economics presso la London School of Economics e poi un PhD in Economics and Finance alla London Business School.

È autore di numerose ricerche in economia finanziaria e monetaria apparse su riviste scientifiche internazionali, quali The American Economic Review, European Economic Review, The Journal of Finance, Journal of Money, Credit and Banking, Journal of Banking and Finance, Economic Notes, Moneta e Credito, Giornale degli economisti. Membro della Società Italiana degli Economisti, dell’American Finance Association e dell’American Economic Association, nel 2006 ha vinto il “Premio Giornalistico Internazionale Santa Margherita Ligure per l’Economia” quale miglior saggista di economia.

Lascia un commento

Articolo correlato