Rendere l’informazione “cool” e accessibile a tutti. Questo l’obiettivo di Factanza, la pagina Instagram fondata del 2019 da Bianca Arrighini e Livia Viganò, 24 anni, laureate in Economia aziendale e management all’Università Bocconi, che punta ad essere uno spazio in cui potersi informare e capire quello che sta succedendo nel mondo senza troppi tecnicismi. Da pagina Instagram è diventata startup innovativa nel settembre 2020 in seguito all’inserimento nel programma di accelerazione di Primo Ventures (ex Primomiglio).
Rassegne stampa, approfondimenti, articoli, video-documentari, reel e storie, i contenuti di Factanza sono sempre ben riconoscibili: dai colori vivaci e squillanti al linguaggio chiaro e immediato. “La notizia che non viene resa accattivante non è altrettanto efficace” ha sottolineato a Dealflower la fondatrice Viganò.
La storia
Nata a marzo del 2019, quando ancora le pagine di informazione social non erano così diffuse e la piattaforma di Mark Zuckerberg era usata solo per condividere momenti di vita personale in foto e video, Factanza è cresciuta in fretta e in due anni ha raggiunto i 194mila follower. “I nostri coetanei non leggono molto i giornali, quindi volevamo creare un modo diverso di fare informazione, più semplice e con format appetibili anche esteticamente – ha raccontato Viganò -. Soprattutto, volevamo dare sfogo alle nostre passioni, la mia per il giornalismo e quella di Bianca per la grafica”.
Doveva essere un passatempo, ma ben preso le due fondatrici si rendono conto che la condivisione giornaliera di fatti e notizie era diventata un vero e proprio lavoro. Nella primavera del 2020, “durante la pandemia, è scoppiato il trend dell’informazione sui social – ha sottolineato Viganò – così abbiamo deciso di investirci di più”. Dalle due fondatrici il team si è allargato e aperto a diversi collaboratori esterni che scrivevano sul sito di Factanza in cui è possibile trovare articoli più lunghi e di approfondimento che possono essere letti, ma anche ascoltati. “Un momento decisivo è stato raggiungere i 10mila followers, lì abbiamo cominciato a ricevere le prime proposte di finanziamento”, ha aggiunto la ceo.
A settembre viene fondata la startup, “da un punto di vista legale e di team. Ora siamo ufficialmente in otto, divisi tra contenuti, grafica e una persona a gestire l’account di Tik Tok”, ha spiegato la fondatrice. A novembre 2020 è arrivato il primo investimento. Il fondo Primo Ventures ha puntato sull’innovativa pagina mettendo sul piatto 30mila euro tramite un prestito convertibile. Poi ad aprile di quest’anno il secondo, di 200mila euro.
La crescita della pagina è sempre stata abbastanza lineare. Poche sponsorizzazioni e più condivisioni che hanno regalato a Factanza maggiore visibilità attraverso i follower di personaggi noti sui social. Un grande slancio è stato dato dal libro di fine anno dal titolo ‘2020 in a Nutshell – Storia di un anno che ha fatto la storia’ . Il libro, che raccoglie le notizie e gli eventi principali dell’anno tra foto e illustrazioni, pandemia e conquiste di diritti civili, “è stato condiviso da diversi personaggi noti sui social a cui era stato mandato, facendoci così conoscere ancora di più”, ha spiegato la fondatrice. Il ricavo netto della vendita è andato poi alla Fondazione Ant Italia onlus, in particolare al progetto Bimbi in Ant, che fornisce assistenza medico specialistica gratuita ai bambini malati di tumore e alle loro famiglie.
A dare visibilità ci sono state anche le collaborazioni, ad esempio quella più recente con il Sole24ore, “God save the data”, in cui per distinguere tra fatti e opinioni, i numeri sono sfruttati per sviluppare una percezione del mondo oggettiva e consapevole. Un appuntamento bisettimanale, in cui le competenze della testata economica e lo stile divulgativo di Factanza affrontano l’attualità a suon di statistiche.
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Factanza si distingue dalle altre pagine d’informazione perché non predilige la notizia, la cosiddetta “ultima ora”. “Tutti i post che realizziamo parlano della società in cui viviamo, di particolare fenomeni o aspetti che condizionano la nostra vita, anche da un punto di vista psicologico e mentale”, ha spiegato Viganò. Questa sensibilità si estende anche su temi riguardanti i diritti civili, discriminazione di ogni genere e tipo, tutto ciò che riguarda le generazioni più giovani. “Da come sta cambiando la realtà per i più giovani, quali sono le opportunità e perché sono meno per queste generazioni rispetto al passato – ha aggiunto la fondatrice -. Ci facciamo un po’ portavoce di questi argomenti che è fondamentale per il nostro target di utenti”.
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