Prendo in prestito il titolo da Paulo Coelho, perché nei miei oltre quaranta anni di carriera, ho sempre avuto l’impressione che l’imprenditore si sia sentito spesso solo. E seppure in queste condizioni, ha saputo essere sempre un vincitore, qualsiasi sia poi stato l’esito della sua intrapresa.

Dal dopoguerra al boom economico

Uomini che firmando cambiali insieme alle mogli hanno creato un tessuto industriale artefice del boom economico.
Grazie a loro abbiamo mangiato e consumato, vantandoci di far parte di una nazione che primeggiava, non solo per poeti e navigatori, ma anche per capitani d’impresa pieni di coraggio e di inventiva.
Parlo di chi ha creato dal nulla le piccole e medie imprese che tengono da sempre in piedi il nostro sistema industriale, di coloro che non sono arretrati di fronte a nulla e hanno affrontato le sfide a testa alta anche quando si sono trovati nel pieno di una delle numerose crisi che hanno dovuto fronteggiare dal dopoguerra ai giorni nostri. È giusto che abbiano tutta la nostra ammirazione anche quelli che hanno dovuto affrontare i momenti durissimi della crisi della propria impresa. E con questo non voglio certo togliere nulla al fondamentale apporto delle lotte operaie alla crescita sociale e alla conquista delle libertà.

Ricominciamo a sognare

Non tutti gli imprenditori erano virtuosi, ma non tutti erano da biasimare come casta colpevole di sfruttare e avidamente accumulare ricchezza. Ma sin da subito si è visto come nasceva la cultura della sostenibilità nell’impresa grazie a menti come quelle di Olivetti, Luisa Spagnoli e tanti altri. Dopo decenni cupi e dopo gli orrori della guerra, ci hanno permesso di ricominciare a sognare. In quanti trovarono il coraggio di comprare un’utilitaria magari con la cessione del quinto dello stipendio…
Oggi però tutto è cambiato e bisogna fare importanti passi avanti.

Valore condiviso

Il valore condiviso dovrà essere il nostro mantra e le aziende che sapranno rispettare l’ambiente, tutti coloro che ruotano intorno a esse (soci, dipendenti, fornitori, etc…) saranno durevoli nel tempo, rispetto alle altre che non avranno futuro. È arrivato il tempo di guardarsi intorno e soprattutto di non guardare più con sospetto il mondo della finanza, di abbandonare la diffidenza verso quella che si chiama “finanza straordinaria”!
Nel 2009 dopo qualche decennio di impresa, declinai la mia presenza di imprenditore “prestato” alla finanza, in una nuova intrapresa.
Thymos (in greco slancio e coraggio) nasceva proprio con l’obiettivo di avvicinare le piccole e medie imprese a quelle soluzioni di finanza che erano sempre state appannaggio delle grandi imprese.
Oggi più che mai gli imprenditori devono smettere di pensare che si possa costruire le aziende solo sul debito bancario!

Il solista entra nell’orchestra

Soli non si va più da nessuna parte e “piccolo è bello” non vale più tanto.
I vantaggi competitivi che accorciano i propri tempi, il mercato globale, le economie di scala, la severità del sistema del credito, sono tutti buoni motivi per cercare “compagnia”.
Bisogna prendere il coraggio a due mani e cercare partner che diano forza e accelerazione alla propria impresa, sia attraverso nuove risorse economiche (partner finanziari) che sinergie (partner industriali)
Si devono aprire le porte del proprio capitale per capitalizzare le imprese, per aggiungere competenze, prodotti, mercati. I fenomeni di aggregazione spesso risolvono diversi problemi e trasformano una crisi, uno stallo in un successo. La quotazione in borsa, che tanto si teme, proietta verso un mondo diverso, più evoluto e con tante possibilità in più. Troveremo negli altri le risorse, se sapremo fidarci di consulenti professionali ed etici che ci porteranno a raggiungere obiettivi mai sperati.

Saremo ancora i primi

Continueremo a dimostrare al mondo la nostra inventiva e il nostro coraggio, non come “solisti” ma come squadra!
Insegneremo cosa vuol dire essere uniti per raggiungere gli obiettivi ed essere attenti al benessere di tutti e non solo al proprio.
Non avremo più paura di sederci a un tavolo tondo per discutere con nostri pari, né di scendere in una piazza per ascoltare i bisogni di tutti, operando per il benessere della comunità.
Nuove sfide ci aspettano e “i vincitori non saranno più soli”!

 

Sull’autore

Fabio Tesei è Presidente di Thymos Business & Consulting

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