Il produttore italiano di yacht Ferretti, controllato dalla cinese Weichai, ha avviato il pre-marketing per la quotazione alla Borsa di Hong Kong. Lo riporta Ifr, servizio di Refinitiv, che sottolinea che l’ipo sarà un aumento di capitale da circa 300 milioni di dollari, per un flottante di circa il 25%, che potrebbe valorizzare la società intorno a un miliardo di dollari.

La fase di pre-marketing proseguirà fino a venerdì, mentre il bookbuilding dovrebbe durare circa due settimane con il prezzo che potrebbe essere fissato a fine mese. Cicc è lo sponsor dell’operazione a Hong Kong, oltre a essere uno dei global coordinator insieme a Bnp Paribas e Intesa Sanpaolo. La domanda di quotazione è stata depositata dal gruppo a dicembre.

Ferretti aveva già provato a quotarsi nell’ottobre 2019, ma alla Borsa di Milano. L’ipo era naufragata all’ultimo minuto, però, perché advisor e investitori chiedevano che il collocamento avvenisse a un prezzo più basso rispetto a quello proposto, compresa fra 2,50 e 3,70 euro, pari a un equity value pre-aumento di capitale tra 627 e 928 milioni di euro, corrispondente a una capitalizzazione post aumento di capitale tra 727 milioni e 1,076 miliardi. Il prezzo di collocamento era stato portato quindi a 2-2,50 euro per azione, un livello però considerato dall’amministratore delegato Alberto Galassi (nella foto) troppo basso.

Il produttore italiano di yacht

La multinazionale italiana attiva nel settore della cantieristica navale, proprietaria di otto marchi commerciali attivi nella progettazione, produzione e commercializzazione di panfili da sei agli 85 metri di lunghezza, nei primi nove mesi del 2021 ha registrato utili netti pari a 32 milioni di euro, quasi sei volte quelli dell’anno precedente (5,7 milioni) e con ordini per oltre 900 milioni, dei quali più di 220 milioni registrati solo nel mese di settembre.

Nel 2006 Permira aveva ceduto il 52% di Ferretti a Candover, mantenendo una partecipazione dell’8%, mentre il fondatore Norberto Ferretti e i manager erano saliti al 40%. Dal 2012 il gruppo è controllato all’86% da Weichai, tramite Ferretti International Holding, con Piero Ferrari (figlio del fondatore Enzo della casa automobilistica) con l’11,1%, il partner tecnico Adtech con il 2,79% e Finvestments con il restante.

Weichai aveva investito nel gruppo 178 milioni di euro in equity nell’ambito di un processo di ristrutturazione del debito. Allo stesso tempo aveva acquistato debito di Ferretti dal fondo Oaktree, da Rbs e da Strategic Value Partners, che era stato poi convertito in equity, con Weichai che era arrivata al 75% del capitale. Le banche Rbs e Svp avevano convertito in equity il resto del debito, arrivando al 25%.

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