Fidia, società quotata sull’Mta di Borsa Italiana – segmento Star – e attiva nel settore della progettazione, produzione e commercializzazione di sistemi di fresatura, trova gli investitori per avviare il piano di concordato preventivo, definito dal Tribunale di Ivrea lo scorso anno e prorogato fino a fine settembre 2021.
Si tratta di Futuro all’Impresa (Fai), società di advisory e di investimenti specializzata nelle operazioni di M&A e di restructuring, e Negma Group, investitore specializzato in strumenti ibridi di capitale e debito con sede a Dubai e Londra, i quali, interessati a supportare l’operazione di ristrutturazione, a condizione del buon esito della procedura di concordato preventivo, si sono impegnati a investire in Fidia fino a un massimo di 12 milioni di euro (14 milioni di euro nel caso di esercizio dei warrant) a supporto del piano.
La manovra finanziaria
La manovra finanziaria alla base del piano e della proposta concordataria prevede nel dettaglio innanzitutto la costituzione di una società veicolo, integralmente partecipata da Fai, la quale delibererà un aumento di capitale a titolo oneroso per 4,13 milioni di euro complessivi, di cui 2,132 milioni sottoscritti e versati da Giuseppe Morfino, amministratore delegato, presidente e direttore generale della società, attraverso il conferimento in natura di tutte le proprie azioni attualmente detenute nel capitale sociale di Fidia. I restanti 2 milioni saranno sottoscritti e versati in denaro da Negma.
All’esito dell’aumento di capitale la newco sarà controllata al 55% da Negma, da FAI al 25% e da Morfino per il restante 20%. Contestualmente Fidia emetterà un prestito obbligazionario convertibile con warrant per 10 milioni che verrà interamente sottoscritto da Negma, che verrà convertito in azioni in un secondo aumento di capitale. Successivamente l’ad Morfino cederà fino al 50% delle sue quote dopo la liquidazione della newco.
La richiesta di concordato era stata causata dalla crisi del settore, che aveva già determinato l’apertura del contratto di solidarietà a inizio 2020. Tale situazione è stata acuita dalla condizione determinatasi con la pandemia da Covid19, e consiste in una procedura “controllata” dal Tribunale che prevede un pagamento parziale dei debiti maturati dall’azienda. Nelle affermazioni della proprietà tale percorso prevede al momento una continuità aziendale, tutta da verificare nel prosieguo di questo percorso.
Gli advisor
Fidia è stata assistita da Equita K Finance – Clairfield Italy (Antonio Scarabosio e Mario Grasso) gli aspetti di M&A , dallo Studio legale Gianni & Origoni (Luca Jeantet, Paola Vallino, Andrea Aiello e Davide Rondinelli) per gli aspetti legali, da PvG Consulting (Pier Paolo Papaleo e Alessandra Gittone) per gli aspetti finanziari.
FAI e Negma sono stati assistiti da Doria Associati (Guido Doria), DWF (Roberto Culicchi) e Gianni & Origoni (Gabriele Ramponi e Olympia Foà) per gli aspetti legali.