Il gelato per cani, 100% made in Italy, di Fidovet sarà venduto sulle spiagge del Qatar, nello specifico nella pet friendly West Bay Beach situata nel cuore di Doha.

La startup ha infatti siglato un’intesa, della durata di 12 mesi, con Majd General Trading, società commerciale autorizzata con sede a Doha e una filiale a Manama, nel Regno del Bahrein, per la commercializzazione in spiaggia, a partire da questa stagione estiva, dei propri prodotti petfood, che saranno proposti in location trendy e informali.

Inoltre si è conclusa, con una raccolta superiore a 400mila euro, la campagna di equity crowdfunding sul portale Mamacrowd, finalizzata a rinforzare la capacità produttiva dell’impresa e la sua presenza in Italia e all’estero.

La crescita di Fidovet

Il brand marchigiano, noto anchenche per i menù freschi con ingredienti “human grade”, gli yogurt, i dessert e gli oli (tutti basati su innovazioni brevettate), continua a espandersi  attraverso numerosi accordi di distribuzione in tutto il mondo.

L’azienda è stata fondata nel 2016 a San Benedetto del Tronto (Ascoli Piceno) da Alessandro Marcucci e rilevata da Umberto Rizzuto con la sua società Ur nel 2022.

La Pmi ha stretto patti di distribuzione in gelaterie e pet shop ungheresi, in Francia, Germania, Olanda e Belgio (con il gruppo belga Flamingo), mentre sono in fase avanzata le trattative con distributori in Korea, Taiwan e Vietnam. Sono stati poi perfezionati accordi con country manager per lo sbarco nei Paesi Nordici (Svezia, Danimarca, Finlandia, Norvegia), in Spagna, Israele, Honk Kong, Usa, Canada, Uruguay (per il Sud America).

La Pmi marchigiana ha chiuso il 2023, suo primo anno di rilancio, con un fatturato riferito per il 60% a vendite effettuate in 15 paesi esteri, tra cui il Giappone, e il 40% in Italia, cui si sono aggiunti recentemente un contratto di distribuzione con la catena italiana “Giulius Pet Shop” e, a inizio 2024, ulteriori accordi con due importanti catene di petshop dell’est europeo.

Nei prossimi quattro anni, la società conta di consolidare e aumentare la propria presenza in Europa e in Giappone, di sbarcare in Israele, in Africa e in America (Sud e Nord) e, al tempo stesso, di rinforzare la propria capacità produttiva, per ampliare l’assortimento e garantire l’offerta.

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