Cero Generation e un pool di finanziatori hanno finalizzato un project financing per la realizzazione del primo progetto solare agrivoltaico in Italia del gruppo Cero.
Si ricorda che Cero Generation è parte del portafoglio indipendente di Green Investment Group, a sua volta controllata da Macquarie.
I dettagli
È previsto che la costruzione del progetto inizi a maggio 2022 e si concluda nel primo trimestre del 2023.
I ricavi del progetto derivano da due contratti di vendita di energia a lungo termine con primarie società industriali europee e non con trader di elettricità. Ciò rende l’operazione uno dei primi finanziamenti su base corporate Power Purchase Agreement – Ppa in Italia.
Il progetto da 70 Mw, noto come “Pontinia” e sito nell’omonimo comune in provincia di Latina, è tra i primi impianti agrovoltaici di grandi dimensioni in Italia. Genererà elettricità rinnovabile sufficiente per alimentare l’equivalente di oltre 47mila abitazioni, evitando così l’emissione di circa 40mila tonnellate di CO2 l’anno.
Inoltre, come impianto agrovoltaico, il 65% dei 135 ettari su cui sorge il progetto “Pontinia” saranno utilizzati anche per colture agricole.
Le banche
L’operazione è stata strutturata da Banco Santander, che ha concesso il finanziamento tramite la propria succursale di Milano, Bayerische Landesbank e Siemens Financial Services, tramite Siemens Bank GmbH. Bff Bank è invece intervenuta in qualità di banca depositaria.
Gli advisor
Gli studi legali Ashurst e Gianni & Origoni hanno assistito rispettivamente Cero Generation e un pool di finanziatori.
Per Ashurst ha agito un team guidato dal managing partner Carloandrea Meacci, supportato dall’associate Paolo Gallarà. Per i profili fiscali ha agito il partner Michele Milanese, mentre per gli aspetti relativi ai contratti di progetto e sui terreni ha agito la senior associate Federica Periale. Gli aspetti di diritto amministrativo sono invece stati curati dal partner Elena Giuffrè e dal senior associate Gianluca Di Stefano.
Il team italiano di Ashurst è stato altresì coadiuvato per la negoziazione dei corporate Ppas dal partner Antony Skinner e dall’associate Elle Hansen. Per gli aspetti relativi ai contratti di hedging ha poi agito il partner Kerion Ball e l’associate Pani Ramesh, tutti della sede londinese di Ashurst.
Gianni & Origoni ha agito tramite un team coordinato dai partner Ottaviano Sanseverino e Arrigo Arrigoni. I professionisti sono stati coadiuvati dagli associate Martina Morandi e Filippo Sicchiero per gli aspetti relativi alla documentazione finanziaria. La counsel Maria Loizzi ha poi curato gli aspetti di diritto amministrativo e relativi alla contrattualistica di progetto, mentre la counsel Francesca Carlesi e gli associates Giulio Mandelli e Giada Tombesi si sono occupati degli aspetti relativi all’attività di due diligence. I profili fiscali dell’operazione sono stati invece seguiti dalla counsel Francesca Staffieri mentre la negoziazione e finalizzazione dei contratti di hedging dal counsel Simone D’Avolio.