Terzo investimento per Finint Equity for Growth, fondo di Finint Investments, con l’ingresso nel capitale di Proteko, impresa specializzata in servizi per la gestione della sicurezza in azienda, con sedi a Torri di Quartesolo (Vicenza), San Pietro di Legnago (Verona) e Presezzo (Bergamo).
La partecipazione di Finint Equity for Growth, pari al 60% del capitale dell’azienda, è mirata a supportarne il percorso di crescita e a rafforzarne la struttura organizzativa. L’operazione prevede un significativo reinvestimento degli attuali soci fondatori, Francesco Scelsi e Antonio Mendo, che manterranno il ruolo di amministratori delegati. Inoltre, alcuni manager protagonisti della crescita attuale di Proteko, il cui ruolo è fondamentale nel percorso di sviluppo dell’azienda, entreranno nel capitale della società.
Proteko, numeri e un po’ di storia
Fondata nel 2016 Proteko offre servizi, consulenza e formazione per la gestione della sicurezza prevalentemente a clienti industriali. L’azienda ha chiuso l’esercizio 2022 con ricavi pari a 10,5 milioni di euro e un Ebitda di 2,7 milioni di euro e, dalla sua fondazione, ha completato tre acquisizioni.
Proteko è organizzata in tre divisioni -servizi antincendio, sicurezza macchine, consulenza e formazione aziendale- e offre alle aziende soluzioni per la gestione della sicurezza, con particolare riferimento alle normative di prevenzione degli incendi e della tutela dell’incolumità dei lavoratori con servizi che vanno dall’individuazione dei rischi alla progettazione, dalla realizzazione e installazione delle soluzioni fino alla loro certificazione e manutenzione.
Strategia e obiettivi di Finint E4G
Finint E4G è nato per supportare le Pmi italiane in percorsi di crescita di lungo periodo. L’investimento in Proteko rappresenta il terzo investimento dopo quelli in Tecno Cover, società produttrice di stufe a pellet e legna, e in Serinex, azienda attiva nella progettazione, produzione e commercializzazione di portautensili e accessori per centri di lavoro e macchine a controllo numerico.
Il fondo investe in aziende italiane, con elevati tassi di crescita attesa e significativa differenziazione di prodotti e servizi anche grazie alla digitalizzazione e alla riduzione dell’impatto sull’ambiente.
Commenti all’operazione
Vania Antonio Panizza, executive director, head of private equity di Finint Investments sottolinea: “Proteko rappresenta un partner di assoluto valore, un’impresa con un profilo di crescita perfettamente in linea con la strategia di investimento di Finint E4G: l’azienda opera in mercati resilienti grazie alla sempre maggior attenzione per la sicurezza ed è caratterizzata da un portafoglio clienti diversificato per settori e per tipologia di servizi offerti. I risultati ottenuti fino a oggi, grazie alla passione e tenacia dei soci fondatori e della loro squadra, ci hanno convinti del vantaggio competitivo sviluppato da Proteko”.
Francesco Scelsi e Antonio Mendo, soci fondatori di Proteko, dichiarano: “Gli obiettivi ambiziosi che, sin dalla fondazione, ci siamo posti per lo sviluppo di Proteko beneficeranno del supporto di un partner istituzionale e strutturato. Nello sviluppare insieme un ambizioso piano industriale per i prossimi anni, abbiamo trovato in Finint il partner ideale per supportare concretamente la prossima fase di crescita di Proteko”.
Gli advisor
Finint Investments è stata assistita da Goetzpartners (Due Diligence commerciale), Kpmg (Due Diligence finanziaria e fiscale), Pavia e Ansaldo (Legale), Cba (Struttura). Proteko è stata assistita da Stefano Oddo (M&A), da Gattai, Minoli, Partners (legale) e da Vesco Giaretta (fiscale). Il financing è stato erogato da Iccrea e Banca delle Terre Venete con un team formato dal partner Davide D’Affronto, dalla supervising associate Cettina Merlino e dall’associate Gianmarco Cornalba e, per gli aspetti fiscali, dal partner Marco Palanca e dall’associate Giulia Aglialoro. Ha collaborato lo studio legale Simmons & Simmons, con un team composto dal Partner Stefano Catenacci e dal counsel Michele Ventura.
Per Finint Investments l’operazione è stata condotta dall’head of private equity, Vania Antonio Panizza e dall’investment manager Giovanni Bonaldo.
Lo Studio legale Pavia e Ansaldo ha agito con un team coordinato dal partner Alberto Bianco e formato da Erica Lepore e Mariarosaria Sellitto, in relazione a tutti gli aspetti corporate, M&A e banking dell’operazione. Cba ha curato gli aspetti fiscali e regolamentari della struttura con un team formato dal partner Francesco Assegnati e dall’Associato Andrea Motta.
Gli adempimenti notarili dell’operazione sono stati curati dal Notaio Ciro De Vivo.