Finint Investments lancia il nuovo fondo Pmi Italia III dal valore di 90 milioni di euro, raggiunto grazie al perfezionamento del primo closing. Tra i cornerstore investor, il Fondo Europeo per gli Investimenti e Cassa Depositi e Prestiti, che hanno investito 30 milioni di euro ciascuno, oltre a Banca Finint ed altri investitori istituzionali.
Il fondo di private debt prosegue il percorso di supporto alle imprese italiane intrapreso con il lancio del primo fondo nel 2014 e del secondo nel 2019. A oggi, gli investimenti complessivi superano i 200 milioni di euro e hanno generato un positivo impatto sull’economia reale del Paese. Con Pmi Italia III, si aggiunge un ulteriore tassello distintivo rispetto a quelli precedenti: infatti, quest’ultimo ha un profilo Esg essendo stato classificato come fondo Articolo 8 ai sensi del regolamento relativo all’informativa sulla sostenibilità nel settore dei servizi finanziari (Sfdr).
Finint Investments, strategie e obiettivi del fondo Pmi Italia III
Il fondo, che ha come target di investimento principalmente Pmi e piccole Mid Cap italiane, fornirà alle aziende, attraverso strumenti di debito a medio e lungo termine, le risorse per finanziare i loro piani di investimento e di crescita in chiave Esg. L’obiettivo è quello di favorire l’evoluzione sostenibile dei processi di business migliorando gli aspetti ambientali e sociali delle aziende beneficiarie, con particolare riferimento a efficientamento energetico, transizione verso l’economia circolare e contributo alla diversità ed inclusione di genere.
Le aziende che accedono agli investimenti sono già in possesso dei requisiti di sostenibilità sufficienti ad intraprendere un percorso di crescita anche sotto questo profilo, misurato sulla base dei criteri definiti attraverso il Finint Esg Score, modello sviluppato da Finint Investments. Lo scoring analizza, misura e compara i benchmark di mercato sui Key Performance Indicators che vengono ponderati e misurati sulla base del settore merceologico delle singole imprese target.
Almeno il 30% del fondo a supporto degli obiettivi Esg
Il fondo Pmi Italia III è in linea con le priorità di InvestEu, il programma dell’Unione Europea che intende attivare investimenti per 372 miliardi entro il 2027 grazie ad una garanzia di 26,2 miliardi a favore delle politiche prioritarie dell’Unione Europea. Almeno il 30% degli investimenti del Fondo Pmi Italia III sarà dedicato a supportare gli obiettivi di sostenibilità ambientale (Climate Action and Environment Sostainability), contribuendo alla riduzione delle emissioni di CO2 e al miglioramento della sostenibilità ambientale. Il Fondo, inoltre, è conforme ai criteri di genere e di screening di InvestEu.
La strategia di investimento di private debt, coerentemente con i fondi precedenti, si orienta verso aziende con principi solidi di sostenibilità. È gestito da un team specializzato e dedicato di Finint Investments, con oltre dieci anni di track-record e formato dai Fund Manager Luca Novati, Vania Serena e Francesco Gressani, con un obiettivo di raccolta complessiva di 250 milioni di euro.
“Col private debt nessuna perdita e imprese dalla crescita significativa”
Mauro Sbroggiò, amministratore delegato di Finint Investments, ha commentato: “Mettiamo a frutto l’esperienza maturata in questi anni con i fondi dedicati al private debt che ci ha visto protagonisti nella costruzione di portafogli con buoni ritorni, nessuna perdita ed imprese emittenti che hanno fatto significativi percorsi di crescita guidati dagli investimenti effettuati grazie ai nostri fondi. Ora vogliamo proseguire in questo percorso, mettendo a disposizione degli investitori uno strumento focalizzato sui criteri Esg con l’obiettivo di fornire un sostegno concreto all’economia reale e allo sviluppo delle nostre imprese in un’ottica sostenibile. In questo modo il nostro lavoro sarà sempre più strumento di crescita, in chiave di sostenibilità, del tessuto imprenditoriale del Paese”.
“Il Fei sostiene lo sviluppo economico delle piccole e medie imprese anche investendo in intermediari in grado di operare come catalizzatori dell’innovazione e della sostenibilità ambientale,” ha aggiunto Alessandro Tappi, chief investment officer del Fei. “I fondi come Pmi Italia III costituiscono una forma di finanziamento complementare per le Pmi, contribuendo alla loro crescita organica e al contempo favorendo lo sviluppo del mercato dei capitali”.
Andrea Nuzzi, head of corporate and financial institutions di Cdp, dichiara: “Prosegue l’impegno nella promozione e diffusione degli strumenti di finanza alternativa, fattore chiave per consentire alle aziende di diversificare le proprie fonti di finanziamento in un contesto di complessità congiunturale. L’intervento di Cdp consente di attrarre ulteriori investitori istituzionali, incrementando le risorse a disposizione dei piani di crescita e investimento in chiave Esg delle imprese italiane, nell’ottica di rafforzarne la competitività e la leadership in Italia e all’estero”.