Terremoto in casa Juventus. Dopo 12 anni lascia il presidente Andrea Agnelli (nella foto) e con lui l’itero Cda. Le dimissioni in blocco sono arrivate all’unanimità dopo un consiglio straordinario che si è tenuto in serata alla Continassa. Oltre al presidente lasciano il club anche il vice presidente Pavel Nedved, l’amministratore delegato Maurizio Arrivabene, e poi Laurence Debroux, Massimo Della Ragione, Katryn Fink, Daniela Marilungo, Francesco Roncaglio, Giorgio Tacchia e Suzanne Keywood. Il tutto mentre è aperta una inchiesta da parte della Procura di Torino con l’accusa di falso in bilancio e dopo le ultime contestazioni avanzate dalla Consob relativi al bilancio chiuso al 30 giugno 2021.
Contestualmente, sempre il tarda serata, la società ha comunicato la nomina del nuovo dg che è stato individuato nella figura di Maurizio Scanavino, amministratore delegato del Gruppo Gedi; inoltre, su richiesta del Board, Maurizio Arrivabene resta amministratore delegato della Juventus fino a gennaio. Il Consiglio proseguirà la propria attività in regime di prorogatio sino all’assemblea dei soci che è stata convocata per il 18 gennaio 2023.
La nota del club
Il Cda della Juventus,” acquisiti nuovi pareri legali e contabili degli esperti indipendenti incaricati ai fini della valutazione delle criticità evidenziate da Consob ai sensi dell’art. 154-ter Tuf sui bilanci della Società al 30 giugno 2021, ha nuovamente esaminato le contestazioni della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Torino, le carenze e criticità rilevate dalla Consob e i rilievi sollevati da Deloitte & Touche S.p.A., società di revisione di Juventus”, si legge nella nota diffusa ieri in tarda serata.
Con riferimento alle criticità relative alle cosiddetta “manovre stipendi realizzate negli esercizi 2019/2020 e 2020/2021”, prosegue il comunicato diffuso ieri in tarda serata, “il Consiglio di Amministrazione ha rilevato che si tratta di profili complessi relativiad elementi di valutazione suscettibili di differenti interpretazioni circa il trattamento contabile applicabile e ha attentamente considerato i possibili trattamenti alternativi. All’esito di tali complessive analisi e valutazioni, sebbene il trattamento contabile adottato rientri tra quelli consentiti dagli applicabili principi contabili, la Società, per un approccio maggiormente prudenziale, ha ritenuto di rivedere al rialzo la stima di probabilità di avveramento delle condizioni di permanenza in rosa per quei calciatori che nel biennio 2019/20-2020/21 hanno rinunciato a parte dei compensi e con cui sono state successivamente concluse integrazioni salariali o loyalty bonus; sulla base delle sopramenzionate possibilità di adozione di legittime metodologie di contabilizzazione alternative, valutato di far decorrere l’accrual pro-rata temporis degli oneri per le integrazioni salarialidi luglio/agosto e i cosiddetti loyalty bonus di settembre 2021a partire dalla data più remota tra quelle di partenza di una constructive obligation ipotizzate dagli esperti.Tali revisioni di stime e di assunzioni comportano pertanto rettifiche delle stime di oneri di competenza a fine giugno 2020, fine giugno 2021 e fine giugno 2022 per effetto delle integrazioni salariali siglate a luglio/agosto 2020 e delle loyalty bonus siglati a settembre 2021, prevedendone l’accrual pro-rata temporis, secondo il cosiddetto straight line approach, a far data, rispettivamente, da giugno 2020 e da maggio 2021; gli effetti di tali rettifiche sono sostanzialmente nulli sui flussi di cassa e sull’indebitamento finanziario netto, sia degli esercizi pregressi che di quello appena concluso e futuri. Gli effetti contabili di quanto sopra illustrato, saranno riflessi in un nuovo progetto di bilancio di esercizio e in un nuovo bilancio consolidato al 30 giugno 2022 che saranno esaminati e approvati in una prossima riunione consiliare, resi noti al mercato ai sensi di legge e sottoposti all’Assemblea degli Azionisti già convocata per il 27 dicembre 2022”.
Il Consiglio ha, “richiesto a Maurizio Arrivabenedi mantenere la carica di amministratore delegato. In ragione di quanto precede, è venuta meno la maggioranza degli amministratori in carica e, pertanto, ai sensi di legge e di statuto, il Cda deve intendersi cessato. Il Consiglio proseguirà la propria attività in regime di prorogatiosino all’Assemblea dei soci che è stata convocata per il 18 gennaio 2023 per la nomina del nuovo Board”.
Inoltre, precisa il comunicato, “la Juventus continuerà a collaborare e cooperare con le autorità di vigilanza e di settore, impregiudicata la tutela dei propri diritti in relazione alle contestazioni mosse contro i bilanci e i comunicati della società dalla Consob e dalla Procura”
L’inchiesta della Procura
Il club bianconero è coinvolto nell’indagine Prisma condotta dalla Procura di Torino. Secondo gli inquirenti al centro dell’indagine ci sarebbero i reati di falso in bilancio. A questo si aggiungono le ultime contestazioni della Consob che hanno spinto la società a rivedere il progetto di bilancio da approvare e far slittare per due volte l’assemblea degli azionisti.
Nel dettaglio l’inchiesta condotta dalla Procura di Torino ha messo al centro delle indagini le plusvalenze del club e le manovre sugli stipendi dei giocatori. Comunicata la conclusione delle indagini preliminari, ora i vertici della Juventus hanno visionato il fascicolo completo e presenteranno eventuali memorie difensive.
Il 25 novembre 2021 gli inquirenti dispongono, ad opera della Guardia di Finanza, la prima perquisizione nella sede del club bianconero. Sulla prima lista degli indagati ci sono il presidente Andrea Agnelli, il vice Pavel Nedved, il responsabile dell’area finanza Stefano Cerrato e tre ex dirigenti che lavoravano in Juventus all’epoca dei fatti oggetto delle contestazioni: Fabio Paratici, Marco Re e Stefano Bertola. L’accusa è di “false comunicazioni delle società quotate” ed “emissioni di fatture per operazioni inesistenti”.
Nell’ultima tappa dell’inchiesta del 24 ottobre la Procura di Torino notifica ai componenti del Cda della Juventus e ai dirigenti della società con responsabilità strategiche l’avviso del termine dell’inchiesta. La richiesta di misura cautelare (domiciliari) per Andrea Agnelli viene rigettata. I reati contestati sono: falso delle comunicazioni sociali, false comunicazioni rivolte al mercato, ostacolo all’esercizio delle autorità di pubblica vigilanza, aggiotaggio e uso di fatture per operazioni inesistenti.
I conti della Juventus
Il club aveva registrato elevatissime plusvalenze nel 2018-19 e nel 2019-20, rispettivamente di 127 e 167 milioni. Poi, però, la pandemia ha determinato un crollo pari a 31 milioni.
Dalle indagini è emerso che i proventi erano stati utilizzati prevalentemente attraverso lo scambio alla pari dei giocatori Caldara-Bonucci (valutati entrambi 35 milioni, con una plusvalenza del club bianconero di 22 per Caldara), lo scambio dei giocatori Spinazzola-Pellegrini (il primo valutato 29 milioni con 26 di plusvalenza, il secondo valutato 22) e poi le cessioni di Audero (19 di plusvalenza, percorso inverso di Peeters per 4) e Sturaro (14 di plusvalenza, percorso inverso di Perin per 12 e Zanimacchia per 4). La Procura, che ha rivisitato le plusvalenze generate dalle operazioni incrociate, è giunta alla conclusione che il bilancio 2018-19 avrebbe dovuto chiudersi con un rosso di 85 milioni anziché 40 milioni come invece comunicato dalla società.
Fonte: Borsa Italiana
La lettera di Agnelli
Sempre ieri in serata l’ormai ex presidente ha preso carta e penna a ha scritto ai dipendenti della società. ” Siamo abituati per storia e Dna a vincere. Dal 2010 abbiamo onorato la nostra storia raggiungendo risultati straordinari: lo Stadium, nove scudetti maschili consecutivi, i primi in Italia ad aver una serie Netflix e Amazon Prime, il J|Medical, cinque scudetti femminili consecutivi a partire dal giorno zero. E ancora, il deal con Volkswagen (pochi lo sanno), le finali di Berlino e Cardiff (i nostri grandi rimpianti), l’accordo con Adidas, la Coppa Italia Next Gen, la prima società a rappresentare i club in seno al Comitato Esecutivo Uefa, il J|Museum e tanto altro”, scrive Agnelli.
“Quando la squadra non è compatta si presta il fianco agli avversari e questo può essere fatale”, ha aggiunto. “In quel momento bisogna avere la lucidità e contenere i danni. La nostra consapevolezza sarà la loro sfida: essere all’altezza della storia della Juventus. Io continuerò a immaginare e a lavorare per un calcio migliore, confortato da una frase di Friedrich Nietzsche: And those who were seen dancing were thought to be insane by those who could not hear the music” (E coloro che furono visti ballare furono considerati pazzi da coloro che non potevano sentire la musica ndr.). Ricordate: ci riconosceremo ovunque con uno sguardo: siamo la gente della Juve! Fino alla fine…”, ha concluso.
Gianluca Ferrero nuovo presidente
Con riferimento alle decisioni assunte dal Cda e in vista della sua assemblea convocata per il 18 gennaio prossimo, Exor indicherà Gianluca Ferrero per la carica di presidente di Juventus.
“Consigliere d’impresa, sindaco, membro di consigli e comitati di numerose società, Ferrero ha maturato una significativa esperienza e le necessarie competenze tecniche, nonché una genuina passione per la società bianconera, che lo rendono la persona più qualificata per ricoprire questo ruolo”, si legge nella nota.
Exor pubblicherà l’elenco completo dei propri candidati al rinnovato Consiglio di Amministrazione nei termini di legge.