Il Fondo interbancario di tutela dei depositi (Fitd) dice sì all’offerta di Bper per l’acquisizione dell’80% di Banca Carige.

Il comunicato ufficiale non è ancora stato pubblicato ma indiscrezioni riportate su varie agenzie di stampa raccontano che il via libera sarebbe arrivato all’unanimità da parte degli organi del Fitd che ha accettato così l’offerta della banca guidata da Piero Montani, a cui aveva concesso l’esclusiva a inizio gennaio dopo un ritocco dell’offerta che prevede, ricordiamo, la cifra simbolica di 1 euro per rilevare la maggioranza dell’88,3% in mano soprattutto al Fitd e in minima parte a Cassa centrale banca (oggi vicina al 5%), e la possibilità di un’offerta pubblica di acquisto (Opa) rivolta ai piccoli soci da 0,80 euro per azione. Inizialmente Bper aveva chiesto una ricapitalizzazione di Carige per 1 miliardo in capo al Fitd, richiesta poi bocciata dal fondo. L’esborso per il consorzio guidato da Salvatore Maccarone sarà dunque di 530 milioni, come previsto nell’offerta.

Si chiude così una partita onerosa per il Fitd che a fronte di un investimento del valore iniziale di 615 milioni ha generato oltre 1,1 miliardi di euro di spesa tra perdite e aumenti di capitale, A questi vanno aggiunti 500 milioni di svalutazioni già effettuate e un eventuale azzeramento della quota nella banca dal valore di poco più di 100 milioni.

A Piazza Affari, le azioni Carige, in una giornata nera per le Borse a causa delle tensioni geopolitiche in Ucraina, hanno segnato un balzo del 2,28% a 0,79 euro, prezzo vicino agli 80 centesimi a cui verrà lanciata l’Opa per i soci di minoranza.

Terzo polo

Come l’istituto ligure entrerà a far parte della banca sarà svelato nel piano industriale che dovrebbe essere presentato a giugno, aveva detto Montani in conferenza stampa.

L’unione è strategica per Bper innanzitutto per i numeri e perché rende concreto il terzo polo bancario (destinato a diventare il secondo?). L’operazione porterà alla creazione di un gruppo che potrà contare su 209,3 milioni di attivo totale e crediti verso la clientela per oltre 119 milioni, una raccolta diretta in crescita fino a 150,8 milioni e quasi 25.000 dipendenti. Insieme, Carige e Bper superano i 155 miliardi di attivo (quarti dopo Intesa, Unicredit e Banco Bpm), contano 5 milioni di clienti e totalizzano 2.228 filiali. Poi c’è il senso industriale: con l’acquisizione di Carige la banca modenese atterra in due regioni oggi poco frequentate ma ricche, la Toscana e soprattutto la Liguria. Una crescita che tra le altre cose avverrebbe rispettando il principio di neutralità patrimoniale, quindi senza flessioni per il Cet 1 ratio.

Bper in questi ultimi anni è stata una delle banche più attive sul fronte delle acquisizioni assieme a Crédit Agricole. Nel 2017 la banca acquisì le attività di Carife, la Cassa di Risparmio di Ferrara in dissesto e nel 2019 ci fu l’integrazione di Unipol Banca, mentre lo scorso giugno si è conclusa la complessa presa in carica degli sportelli di Ubi Banca provenienti dall’operazione di acquisizione di Ubi da parte di Intesa Sanpaolo. Ora la mossa su Carige e un possibile coinvolgimento della Popolare di Sondrio, già partecipata al 9,5% da Unipol, intenzionata a salire oltre il 10%.

Dietro c’è la regia dell’amministratore delegato del gruppo Unipol (azionista principale di Bper con il 20%), Carlo Cimbri, che ha sempre voluto creare una banca di questo tipo anche per le possibili implicazioni industriali nel campo della bancassurance, e che sta riuscendo nella missione.

Gli advisor

Nel processo di valutazione il Fitd è stata affiancata da Deutsche Bank, con un team guidato da Giuseppe Baldelli, chairman of emea investment banking e head of Italy investment banking, e Marco Campo,head of Fig Italy, da Kpmg e da Prometeia e dallo studio Gatti Pavesi Bianchi Ludovici per le questioni legali.

Bper è assistita da Mediobanca e Rothschild & Co con un team composto da Fabio Palazzo, managing director – head of Fig Italy, Paola Brambilla, director, Roberto Rescina, assistant director, Federico Seu, assistant director e Giulio Natalino, analyst.

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