FoolFarm, venture builder italiano del settore deeptech guidato da Andrea Cinelli, ha inaugurato a Milano la nuova sede del Foolers Village, la prima fabbrica di startup in Italia interamente dedicata al venture building. Non un semplice ufficio, ma uno spazio multifunzionale di oltre mille metri quadri che si presenta come il punto di riferimento per l’innovazione italiana e la creazione di startup tecnologiche.

Durante la presentazione è stato dato spazio anche a otto startup, che ambiscono a entrare nell’ecosistema FoolFarm, che hanno partecipato a una “Pitch Battle”, per sottoporre al voto del pubblico presente in sala le loro idee di business. Nello Startup Showcase, invece, gli investitori hanno incontrato le tre società innovative che fanno già parte di FoolFarm: Fragmentalis, Iio e Voiceme.

Ultime tendenze tecnologiche e trend del mondo dell’innovazione italiano e internazionale nell’Innovation Day e nell’Investor Day di FoolFarm, nel corso del quale è stata presentata alla community di investitori Aida (Aided intelligence for deeds automation), una nuova startup che mette a disposizione una suite di prodotti Saas basati su AI, con l’obiettivo di semplificare e migliorare l’operatività delle imprese.

Guidata da Marco Poggetti, Eir – Entrepreneur in Residence di FoolFarm, Aida è il primo “AI-as-a-partner” che opera al fianco dei team per approfondire la conoscenza aziendale e, integrandosi con i tool di collaborazione e progettazione, comprende il sentiment dei meeting, identifica le azioni, crea documenti di sintesi e identifica i contenuti correlati alla discussione, mettendo a punto presentazioni innovative. Un assistente virtuale che semplifica i progetti e l’operatività integrandosi nel flusso informativo aziendale per suggerire e pianificare le azioni più in linea con le strategie.

Il venture builder

Costituita nel luglio del 2020 da Andrea Cinelli, FoolFarm è uno startup studio attivo in Europa e dedicato ad AI, Blockchain e deeptech. Ha completato una raccolta di 5.6 milioni di euro in due round, a 21,5 milioni di euro di valutazione.  Conta un team di più di 30 co-founder, composto da imprenditori e manager internazionali. Tra i suoi soci annovera aziende come Kpmg e Crif.

FoolFarm è un venture builder e, a differenza dei tradizionali incubatori o acceleratori, crea società innovative da zero e le porta sul mercato attraverso BeFool, un processo industriale di crescita e sviluppo della durata di 36 mesi. Un modello di business a unire il Venture Building, o la creazione, il lancio e il finanziamento di startup a partire dalle idee e dai progetti selezionati (nelle unit Lab e Garage), al corporate venture building, dove FoolFarm diventa un centro di innovazione esterno per le imprese, perché sulle loro esigenze, crea e co-fonda startup che sviluppano soluzioni e servizi di AI (attraverso la divisione Spark).

Il mercato

Nel venture building è raro che si investa in startup esistenti: le startup sono create “da zero” attraverso un processo costruttivo rigido e metodico. Il venture building utilizza le competenze presenti in “fabbrica” con un team di esperti e un processo industriale di creazione di società innovative per sviluppare in parallelo più idee di business, attraverso un approccio di tipo industriale, proponendole al mercato, che si basa su di un percorso metodologico e sequenziale. Un approccio che si differenzia dal tradizionale modello di startup in cui i fondatori partono da zero e sviluppano l’idea di business e il prodotto/servizio autonomamente.

Un modello di successo come testimonia un recente report di Global Startup Studio Network, l’organizzazione che raccoglie i venture builder più importanti a livello globale: le startup create da venture builder hanno un tasso di sopravvivenza del 70% dopo cinque anni, rispetto al 10% delle società nate con il modello tradizionale. Risultati fino a dieci volte superiori a percorsi di incubazione e accelerazione di startup tradizionali.

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