FoolFarm, venture builder attivo in Italia specializzato nella creazione di startup nel settore dell’Intelligenza artificiale generativa e tecnologie deep-tech, con sede a Milano e Lecce, vara un aumento di capitale da nove milioni di euro per supportare gli obiettivi del piano industriale in Italia nell’orizzonte 2024/2028, puntando al pareggio operativo entro il 2026 e a distribuire oltre 60 milioni di dividendi ai propri azionisti.
Foolfarm ha già raccolto dal 2021 oltre 5,6 milioni in due round da investitori italiani anche istituzionali e internazionali, tra cui Kpmg, Crif, Sapa Moratti, Ibl Banca, e importanti family office come quello della famiglia Dalla Riva e Ottavia che raduna importanti investitori dell’ecosistema industriale romano, superando la valutazione di 21,5 milioni in soli due anni e puntando con questo round a superare la soglia dei 50 milioni di euro di valutazione, un autentico record per una It company italiana in così breve tempo.
Obiettivo quotazione
L’operazione punta a superare la valutazione di mercato pre-money di 50 milioni, proiettando la società verso la quotazione sul mercato Euronext, che dovrebbe essere prevista per il 2028.
Lo sbarco di Foolfarm sul listino dell’Euronext, con l’obiettivo di capitalizzare oltre 250 milioni, punta a consolidare la propria esperienza nel settore It europeo nell’ambito della rivoluzionaria generative Ai revolution, puntando in primis a una concorrenza con Openai per finanziare il lancio di una startup internazionale basata su una piattaforma open source innovativa di Ai generativa, prevista entro il 2025, con base operativa nel Sud Italia attorno a uno dei propri hub universitari, come Sassari e Lecce, ma creata da un team internazionale seguendo l’esempio della francese Mistral Ai.
L’aumento di capitale e il nuovo comitato
Tornando all’operazione appena annunciata, l’iniezione di nuovo capitale consentirà l’espansione dei Foolers Village in altre tre università oltre alle collaborazioni già attive con l’Università del Salento e l’Università degli Studi di Sassari; la creazione di una riserva interna di circa quattro milioni di euro per il lancio di nuove startup ad alto potenziale; il rafforzamento della ‘Fabbrica’, attraverso il potenziamento del team per arrivare a 50 professionisti entro il 2028 e della community di investitori, coinvolgendo angel da tutta Italia.
Contestualmente all’aumento di capitale, la società ha istituito un nuovo Comitato di Investimenti composto da professionisti del calibro di Barbara Cominelli, Ceo di Jll Italia, Dario Calogero; ex Ceo di Kaleyra, società quotata al Nyse e autore di una delle exit più importanti nel 2023, fondatore e Ceo di Maya Investments; Amedeo Giurazza, fondatore e Ceo del fondo Vertis; Riccardo Ruggiero, ex amministratore delegato di Infostrada, Telecom, Tim, Aria, Tiscali e Melita.
Il comitato supporterà il Ceo Andrea Cinelli nelle decisioni d’investimento a garanzia degli investitori che parteciperanno al prossimo aumento di capitale, un elemento di fiducia e garanzia verso gli investitori e al servizio del nuovo piano industriale di Foolfarm.
Cosa fa Foolfarm,
Dalla sua fondazione nel 2020, Foolfarm, che come venture builder o startup studio è una sorta di fabbrica di startup, un generatore di nuovo business che parte dall’analisi del mercato e delle sue tendenze e da una domanda potenziale prova a dare una risposta concreta, ha lanciato nove progetti di startup, di cui cinque startup innovative già incorporate e di successo e tutte basate su brevetti e Ip internazionali depositati sempre nel settore deep-tech.
Tra le nuove società lanciate da FoolFarm ci sono Voiceme, startup guidata da Mauro Ferri e che mira a consentire pagamenti e autenticazione attraverso la nostra voce, Iio, guidata da Edoardo Zorzetto è una piattaforma conversazionale basata su Ai generativa capace di riconoscere emozioni umane e interagire in testo e voce come un vero operatore umano e Fragmentalis, startup nel mondo della cybersecurity che ha lanciato la piattaforma Stream.
In totale, le startup di Foolfarm hanno raccolto oltre due milioni, in aggiunta ai 5,6 milioni raccolti da Foolfarm, in finanziamenti da investitori e si apprestano a scalare, rappresentando già oggi oltre dieci milioni di euro di net asset value generati da Foolfarm.