Dopo due anni dalla nascita FoolFarm, una sorta di “fabbrica” di startup, specializzato nel settore del deep tech (intelligenza artificiale, cybersecurity, realtà aumentata, Blockchain), ha chiuso il suo secondo aumento di capitale di 3,5 milioni di euro raggiungendo una valutazione post-money di circa 22 milioni di euro che “permette al gruppo di confermarsi tra i venture builder più capitalizzati in Europa”. Lo ha annunciato il ceo stesso di FoolFarm Andrea Cinelli (nella foto) sul proprio Linkedin.
Tra gli investitori, ci sono Ibl Banca (Istituto bancario del lavoro) che diventa il secondo azionista, Kpmg, Renato Dalla Riva, ex presidente di Cedacri e una cordata di investitori italiani rappresentati dalla società Ottavia. Come si legge nel post, l’aumento di capitale consentirà a FoolFarm di supportare sia l’espansione nazionale, con l’apertura della sede di Lecce – dove in collaborazione con il sistema universitario si propone di sviluppare nuove startup in settori come agritech, footech, impatto, energia e sostenibilità, come ha sottolineato il ceo a StartupItalia – integrata con il sistema universitario locale e, a breve, a Roma.
Infine, l’incubatore di startup ha annunciato che lancerà nelle prossime settimane il veicolo di investimento FoolCapital, un fondo europeo software deep tech basato su criteri di venture building, che punta a raccogliere 30 milioni di euro per arrivare a investire entro il 2027 in startup deep-tech in fase di Pre-seed, Seed e Serie A.
La realtà
Nata a luglio 2020, nel ruolo di incubatore negli ultimi dodici mesi FoolFarm ha lanciato quattro startup sviluppando oltre 15 milioni di euro i termini di asset value e raccogliendo investimenti per oltre 1,5 milioni attraverso la propria community di investimento, il Fooler Club, come sottolinea StartupItalia.
Si tratta di Voiceme, che trasforma la voce in un sistema di autenticazione senza password e cybersecurity, una vera e propria identità digitale, e ha chiuso un round pre-seed da 569 mila euro lo scorso gennaio; Iio una piattaforma di voice as a service made in Italy che permette lo sviluppo di nuove applicazioni conversazionali; Fragmentalis, startup di cybersecurity che protegge i dati delle aziende e dei propri clienti attraverso la polverizzazione del dato; e UpMe, piattaforma di “intelligenza aumentata” che consente attraverso l’Ai di fornire a ogni dipendente un suo “alter-ego” digitale della propria conoscenza.
Prima di dar vita a FoolFarm Andrea Cinelli ha ideato i servizi Libero.it e Alice per Telecom Italia. Successivamente ha fondato Inventia, azienda milanese attiva nei servizi di digital onboarding, di video riconoscimento biometrico e di video collaborazione che ha poi venduto definitivamente a Crif nel febbraio 2020.