Matteo Moretti, tramite la holding di famiglia, ha acquisito l’intera partecipazione di Lumson che era detenuta ormai da quattro anni da Fsi.

L’obiettivo della famiglia Moretti è ora, come spiegato in una nota stampa, quello di accelerare ulteriormente la crescita di Lumson e consolidare la sua posizione nel settore del packaging primario nel segmento skincare, proseguendo sotto la guida del suo presidente Matteo Moretti, del chief executive officer Antonio Recinella e dell’attuale management team.

Lumson, fatturato raddoppiato negli ultimi cinque anni

Con sede a Capergnanica, Lumson è attiva ella progettazione, sviluppo, produzione e decorazione di sistemi di packaging primario per il mercato cosmetico e il make-up. Nel 2021 ha superato i 130 milioni di euro di fatturato, con una marginalità sostenuta.

Negli ultimi cinque anni il fatturato della società è raddoppiato e, sotto la guida di Matteo Moretti, l’azienda si è rafforzata nel segmento del make-up di alta gamma, anche tramite l’acquisizione di Marino Belotti. Sono stati inoltre completati innovativi progetti nell’ambito della sostenibilità, tematica di estremo rilievo nel mondo del packaging.

Le banche

Intesa Sanpaolo e Bnl Bnp Paribas hanno agito in qualità di bookrunners e mandate lead arrangers ai sensi del senior facilities agreement sottoscritto nel contesto dell’operazione. Crédit Agricole Italia e Unicredit hanno, invece, agito in qualità di mandate lead arrangers.

Anima Alternative e Oquendo Capital hanno operato congiuntamente in qualità di arrangers dell’operazione di emissione e sottoscrittori di un prestito obbligazionario a supporto dell’investimento da parte della famiglia Moretti.

Gli advisor

Il team interno di Lumson, guidato dal presidente Matteo Moretti e coadiuvato dall’amministratore Francesco dell’Elmo, ha seguito gli aspetti finanziari dell’operazione, mentre Chiomenti ha agito quale advisor legale della famiglia Moretti con un team guidato dal partner Stefano Mazzotti e coadiuvato dal senior associate Luigi Seminara e dall’associate Enrica Bertoldi per gli aspetti di diritto societario; gli aspetti relativi all’acquisition financing sono stati seguiti dal partner Marco Paruzzolo e dagli associate Niccolò Vernillo, Gabriella Abbattista, Giulia Ardone e Martina Lima, mentre i profili di debt capital markets sono stati seguiti dal partner Benedetto La Russa e dall’associate Eugenio Sabino ed i profili fiscali dall’of counsel Antonino Guida e dagli associate Andrea Basi e Andrea Ottavi.

Sempre fronte legale poi, Pedersoli ha assistito Fsi con un team composto dagli equity partner Alessandro Marena e da Eugenio Barcellona, dal junior partner Tommaso Ricolfi e dall’associate Leo Belloni.

Simmons & Simmons ha assistito Intesa Sanpaolo e Bnl Bnp Paribas in qualità di bookrunners e mandate lead arrangers nonché Crédit Agricole Italia e Unicredit quali mandate lead arrangers, con un team guidato dal partner Davide D’Affronto e composto dall’of counsel Alessandro Elisio, la managing associate Maria Ilaria Griffo, il trainee Luigi Terenzio Trigona e, per gli aspetti fiscali, il partner Marco Palanca e la supervising associate Carmen Mione.

Ashurst ha seguito Anima Alternative e Oquendo Capital come sottoscrittori di un prestito obbligazionario emesso da una società italiana indirettamente controllata da Matteo Moretti. Il team di Ashurst è stato guidato dal banking partner Mario Lisanti, con il supporto della senior associate Francesca Cioppi, dell’associate Davide Cipolletta e del trainee Amedeo Bardelli. Il partner Fabio Niccoli, il counsel Andrea Di Rosa e la trainee Carolina Quagliata hanno prestato assistenza sugli aspetti di diritto societario, mentre il partner Michele Milanese, l’associate Federico Squarcia e il trainee Giovanni Bruno si sono occupati dei profili fiscali dell’operazione.

Infine, il notaio Stefano Rampolla e l’avvocata Francesca Marmo dello studio Znr Notai hanno assistito le parti per le attività notarili connesse all’operazione.

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