L’automazione dei processi produttivi e industriali avanza e tra i player italiani c’è chi prepara la corrida della crescita, come Gefran.

La strategia della multinazionale italiana, specializzata nella progettazione e produzione di sensori, sistemi e componenti per l’automazione e il controllo dei processi industriali, quotata su Euronext Star Milan, emerge dalle parole del Ceo Marcello Perini, in diretta da Cernobbio: internazionalizzazione e crescita.

Più nel dettaglio: nel futuro del player ci sono operazioni su aziende in Germania e Nord America, con un fatturato compreso tra 10 e 20 milioni di euro.

Gefran, l’Ad: “Mercato tedesco e Nord America”

“Stiamo guardando al mercato tedesco, ma se ci dovessero essere opportunità nel Nord America le valuteremmo attentamente”, ha affermato il Ceo a Reuters. L’idea dello sviluppo fuori dai confini nazionali, ma anche all’interno del territorio italiano fa gola, e non è una sorpresa per un’azienda che dati alla mano genera il 70% del suo fatturato all’estero. Ma l’orientamento dell’amministratore delegato ha reso più chiari i piani di domani.

Va considerato anche che il rallentamento del mercato di riferimento per l’export, ossia la Germania, rende necessario un piano b, ora rappresentato dai mercati asiatici. E ovviamente anche l’Italia regala opportunità. A essere caldissimo è il mercato dell’India: “Paese in cui abbiamo avuto e vediamo ancora oggi, anno dopo anno, una assoluta coerenza nella crescita a doppia cifra. In India noi siamo già presenti con una realtà commerciale” ha dichiarato Perini a Radiocor.

Non è finita. Perini accelera le tappe e aggiunge che c’è “liquidità sufficiente per procedere all’acquisto di un’altra società” spiegando inoltre che “non ci sono operazioni che si concluderanno nel brevissimo periodo: per la natura dei target a cui stiamo guardando il tempo di incubazione è abbastanza lungo”. Il top manager ha infine ricordato che “l’azienda è molto attiva anche nel comparto della sensoristica e sono in corso interlocuzioni con diversi imprenditori sia italiani che esteri”.

Quanto vale il settore

Il settore dell’automazione industriale ha registrato anche nel 2023 una forte ripresa dopo lo stop dovuto alla pandemia, proseguendo nel percorso espansivo degli anni precedenti. Il fatturato aggregato ha registrato una crescita annua a valori correnti dell’11,7%, beneficiando di una domanda vivace soprattutto sul fronte interno. Secondo le stime dell’associazione di categoria Anie automazione, che fa parte di Confindustria, nel 2023 il mercato interno vale più di 8 miliardi di euro.

La domanda di automazione e digitalizzazione dei processi produttivi  è guidata all’estero dalla Germania con il 13,9% dell’export italiano, seguita da Stati Uniti (11,8%), Francia (8,5%), Regno Unito (4,7%) e Spagna (4,6%). A livello settoriale i maggiori acquirenti sono l’industria meccanica, a cui finisce il 14% delle vendite, l’alimentare (9%), il packaging (9%) e la logistica (6%).

Gefran, un po’ di storia

Gefran, che impiega 650 persone in 10 paesi e genera il 70% del suo fatturato all’estero. Quest’anno si concluderà con ricavi in linea con il 2023, ma con margini leggermente inferiori rispetto agli anni precedenti. Nel 2023 Gefran ha registrato ricavi per 132,8 milioni di euro.

In un momento in cui numerose piccole e medie imprese italiane stanno lasciando la borsa, Gefran rimarrà quotata a Piazza Affari e continuerà a distribuire un dividendo stabile, ha affermato l’amministratore delegato a Reuters. Ma guarda al Belpaese anche integrando il valore di fornitori e realtà più piccole nel settore dell’automazione industriale.

Nel 2023, ha infatti stipulato un accordo di investimento per entrare con una quota di minoranza nella startup Robot at Work (Raw) e integrare nella linea di business nuove conoscenze e competenze. Un occhio quindi che non si accende solo all’estero ma che punta anche al know how italiano.

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