Generali punta forte sull’insurtech. La compagnia guidata da Philippe Donnet (nella foto) ha sottoscritto un accordo per acquisire il 18% capitale di Yolo Group entro il 2022.

Il primo step è l’acquisizione, avvenuta il 4 agosto scorso, del 10,8% per 2,5 milioni di euro.

Il deal, si legge in un comunicato, “supporterà Yolo Group nel potenziamento della piattaforma tecnologica, l’incremento degli accordi distributivi e darà impulso al suo piano di espansione internazionale”.

Yolo è una insurtech italiana attiva nel settore dell’ideazione, progettazione e realizzazione di piattaforme per la commercializzazione di prodotti assicurativi digitali.

Generali entra a far parte di una compagine azionaria in cui già figurano Neva Sgr e Intesa Sanpaolo Vita.

L’operazione fa seguito alla collaborazione già avviata da alcuni mesi con Genertel, la compagnia assicurativa di Generali Italia fondata nel 1994.

Un’analisi del giugno scorso di Dealflower ha messo in evidenza come gli investimenti insurtech abbiano già superato i livelli pre-Covid.

Le dichiarazioni

“Come partner di Vita crediamo fortemente nell’importanza di innovare anche
attraverso sinergie con player di rilievo come Yolo Group, per garantire un’offerta assicurativa che soddisfi le nuove necessità delle persone. Intercettare i bisogni dei clienti, anticipare le aspettative e progettare nuove soluzioni assicurative e nuove modalità di fruizione delle stesse è una sfida che ci appassiona giorno dopo giorno”, hanno dichiarato Marco Sesana, country manager & Ceo di Generali Italia e global business lines e David Cis, chief operating officer di Generali Italia. “In Yolo Group abbiamo trovato un partner solido e innovativo e siamo certi che insieme potremo lavorare al meglio”.

Gianluca De Cobelli, amministratore delegato di Yolo Group, nota che l’azienda “entra in una nuova fase del suo percorso di crescita”, ha dichiarato . “Il piano industriale punta ad accelerare la crescita, anche internazionale, valorizzando il crescente interesse del mercato assicurativo verso la digitalizzazione dell’offerta”.

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