Il fallimento di Ftx, uno dei più grandi exchange – cioè intermediario – di criptovalue non è stato provocato solo dall’uso delle crypto depositate dagli utenti per investimenti ad alto rischio ma anche da una gestione poco attenta dell’azienda e da processi che neanche una startup nei primissimi anni di vita adotterebbe.
A evidenziare otto esempi di malagestio della società fondata da Sam Bankman-Fried è stata su Twitter Genevieve Roch-Decter, già portfolio manager di LDIC e founder & CEO di Grit Capital, dopo aver letto le 30 pagine depositate in tribunale sul fallimento dell’exchange valutato 32 miliardi di dollari e su cui avevano investito i principali soggetti del mondo tech tra cui Blackrock e SoftBank.
I read the 30 page FTX Bankruptcy court filing.
How bad were FTX’s internal controls?
Here are the worst examples 👇
— Genevieve Roch-Decter, CFA (@GRDecter) November 17, 2022
Ecco le otto ragioni
1. Le spese e i rimborsi aziendali erano approvati o rifiutati dai manager via chat tramite l’uso di EMOJI 👍;
2. Esistevano scambi di denaro (formalmente prestiti) tra la controllata Alameda Research – l’hedge fund che realizzava gli investimenti usando le criptovalute dei depositari – e la controllante Ftx nonché tra gli stessi manager. Il ceo si sarebbe fatto prestare 2,3 miliardi di dollari mentre il capo degli ingegneri Nishad Singh 543 milioni;
3. La maggior parte delle decisioni veniva presa in chat, con i messaggi che si cancellavano automaticamente dopo un determinato periodo di tempo;
4. In Ftx, e nelle controllate, pare che non ci sia mai stato nemmeno un consiglio di amministrazione;
5. In Ftx non avevano un controllo centralizzato della liquidità che circolava all’interno;