Trova il rimbalzo Piazza Affari nel giorno in cui il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti parla al Festival dell’economia di Trento. Così come rimbalzano anche le altre borse europee, che chiudono positive e interrompono una serie di quattro sedute negative consecutive per una settimana all’insegna della volatilità causata sostanzialmente dall’impasse riguardante l’aumento della soglia del debito negli Stati Uniti. Proprio oggi Washington ha indicato progressi verso il raggiungimento dell’accordo sull’innalzamento del tetto. E questo ha restituito fiducia ai mercati. Fiducia, ma non troppo. Perché l’indice Pce americana continua a viaggiare al di sopra delle aspettative. E questo rimette sull’attenti la Federal Reserve, come spiega anche il presidente della Fed di Cleveland Loretta Mester: “Abbiamo fatto progressi lenti sull’inflazione e questo è preoccupante. Tutte le opzioni, per quanto riguarda le prossime mosse, sono sul tavolo”.

E così, nonostante il personal consumption expenditures price index sia aumentato più del previsto: 4,7% ad aprile su base annua, più del 4,6% atteso e +0,4% su base mensile, l’Europa ha ritrovato una certa fiducia, sempre all’insegna della cautela. L’indice milanese ha concluso le contrattazioni con un guadagno dell‘1,19% a 26.721 punti. Francoforte tonica: +1,2% a 15.992 punti mentre Parigi segna +1,3%, 7.327 punti.

Lo spread archivia la settimana sui 186 punti base, in una giornata poco movimentata sul mercato obbligazionario: 4,3% è il rendimento del Btp decennale. 

Piazza Affari, chi sale e chi scende

Maglia rosa del Ftse Mib è Stmicroelectronics: +3,89%, tra i titoli più in sofferenza negli ultimi tempi: da aprile alla vigilia ha smarrito più del 20%. Segue Interpump, +2,7%, e Amplifon, +2,4%. Positiva anche Azimut, che segna un rialzo del 2,3%. Lievi prese di profitto per Erg, -0,6%, Tim, -0,58% e Intesa, -0,2%.


Grf Ftse Mib by Borsa Italiana

Giorgetti: “Un terzo polo bancario? Facciamo come con Ita”

Nel pomeriggio è intervenuto al festival dell’economia di Trento il ministro dell’economia Giancarlo Giorgetti. Oltre all’affare Ita-Lufthansa, si è espresso sul caso Mps, nella seduta odierna +0,29% dopo aver segnato i minimi del mese a 2,01 euro ad azione: “Il percorso di uscita del Mef da Mps? ‘Vedo una partita da vincere. Oggi rispetto a sei mesi fa Mps può diventare una preda ambita invece che un qualcosa da tenere lontano. Si tratta di un elemento chiave. Le mosse che faremo saranno indirizzare a dare un assetto al mercato credito italiano ancora più competitivo”. E a chi gli chiede se auspica un terzo polo bancario, ribatte: “L’obiettivo è riuscire a fare nel sistema del credito quello che abbiamo fatto con Ita, vedremo. Agendo con cautela e la dovuta riservatezza, il governo le idee le ha’ anche perche’ ‘una grande banca a maggioranza pubblica non ha senso nel lungo periodo”.

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