Giornata negativa per Milano, ma anche gli altri mercati non brillano, dopo un forte avvio di contrattazioni che aveva portato gli indici ai massimi da gennaio 2022.
Il Ftse Mib chiude a -0,62% con 27.700 punti base. Tra le principali Borse europee poco mosso Francoforte, che mostra un -0,11%, sostanzialmente invariato Londra, che riporta un moderato +0,1%, e debole Parigi, che registra una flessione dello 0,28%.
Lo spread scende leggermente dello 0,45% a 181 punti e con il rendimento Btp 10 anni a +4,24%.
Agenda macroeconomica
Gli investitori sono concentrati di più sulla stagione di risultati societari dei gruppi finanziari statunitensi, iniziata venerdì scorsa e continuata nella giornata odierna. Inoltre, si attendono nuove indicazioni da parte delle banche centrali: mercoledì la Federal Reserve pubblica il Beige Book, mentre giovedì la Banca centrale europea rilascia i verbali della riunione di marzo.
Come dichiarato dalla presidente della Bce Christine Lagarde al New York al Council on Foreign Relations, “l’economia globale sta attraversando un periodo di cambiamento trasformativo. Dopo la pandemia, la guerra ingiustificata della Russia contro l’Ucraina, l’utilizzo dei prezzi dell’energia come arma, l’improvvisa accelerazione dell’inflazione e alla luce della crescente rivalità tra Stati Uniti e Cina, le placche tettoniche della geopolitica si stanno ora muovendo più velocemente”.
Stiamo quindi assistendo a una “frammentazione dell’economia globale in blocchi in competizione fra di loro – ha argomentato Lagarde – con ogni blocco che cerca di avvicinare ai propri interessi e valori condivisi la maggior parte del resto del mondo. E questa frammentazione potrebbe consolidarsi attorno a due blocchi guidati rispettivamente dalle due maggiori economie del mondo”, Usa e Cina appunto.
Tutto ciò, prosegue Lagarde, potrebbe avere implicazioni di vasta portata in molti settori, anche per quanto riguarda le banche centrali:”In breve potremmo vedere due profondi effetti sul contesto in cui operano le banche centrali. In primo luogo, potremmo assistere a una maggiore instabilità man mano che diminuisce l’elasticità dell’offerta globale e in secondo luogo, potremmo vedere maggiore multipolarità man mano che le tensioni geopolitiche continuano a crescere”.
Piazza Affari, titoli top e flop
Tra i titoli migliori a Milano ci sono Banco Bpm che segna a fine sessione +3,01% (su nuove indiscrezioni sul consolidamento nel settore bancario italiano), ma anche Iveco Group con +1,7% e Nexi con +1,44%, che beneficia dall’annuncio di un’offerta per Network International. Vendite in massa, invece, per Finecobank che chiude la giornata a -4,26% e Saipem a -4%. Più contenuto Moncler che tocca -1,97%.
Mercato valutario e materie prime
Pioggia di vendite sull’euro / dollaro Usa, che scambia con una pesante flessione dell’1,60%. Giornata negativa per l’oro, che continua la seduta a 1.990 dollari l’oncia, in calo dello 0,72%. Prevalgono le vendite sul petrolio, che continua la giornata a 80,78 dollari per barile, in forte calo del 2,11%.