Cresce l’utilizzo dell’arbitrato. La Camera arbitrale di Milano (Cam) ha registrato un aumento del 21% delle domande di arbitrato depositate in tre anni (2019-2021). La percentuale è cresciuta ulteriormente (27%) anche nei primi cinque mesi del 2022 (gennaio-maggio) rispetto a quelle depositate nello stesso periodo dell’anno precedente.
Tra i settori in crescita, ci sono le controversie che riguardano l’affitto di ramo d’azienda, fortemente influenzate dalla pandemia e dalle misure adottate per il contenimento della stessa, ma sono aumentate anche le liti in materia di appalto, anche dovuto al rincaro dei prezzi dell’energia, delle materie prime e della componentistica e le controversie in materia societaria, compravendita di quote e patti parasociali. Il settore energetico ha subito un incremento, anche se al momento non marcato, in parte determinato dall’aumento dei prezzi dell’energia e del gas.
Lo riporta la Cam, in occasione della prima Giornata italiana dell’arbitrato (Iad, cioè Italian Arbitration Day), organizzata dall’Associazione italiana per l’arbitrato (Aia) e dalla (Cam), per discutere della nuova normativa dell’arbitrato italiano in comparazione con le leggi e le prassi internazionali. Si tratta della prima volta che nel nostro Paese è organizzata una Giornata nazionale dedicata all’arbitrato ed è stata già fissata la data della seconda giornata Iad che avrà luogo a Milano l’8 giugno 2023.
La ministra Marta Cartabia (nella foto) ha evidenziato, infatti, come l’arbitrato rappresenti una forma di giustizia complementare e non alternativa alla giustizia civile, un mezzo di risoluzione delle controversie “fatto su misura”, che ben si adatta ai bisogni e alle aspettative delle parti. Rilevante al sistema giustizia per due ragioni. Il primo è che contribuisce all’efficienza della giustizia: il tempo necessario per addivenire a una decisione nei procedimenti arbitrali è certamente più breve che nei processi giudiziari. L’arbitrato, pertanto, può e deve giocare un ruolo chiave anche nell’implementazione del Recovery Plan e aiutare a ripristinare la fiducia degli investitori stranieri nel sistema della giustizia italiana.
La seconda ragione per cui l’arbitrato è da considerarsi rilevante per il sistema giustizia è di carattere culturale: l’arbitrato rappresenta una forma di giustizia dove le parti si affidano a soggetti privati particolarmente qualificati, scelti proprio in virtù della propria esperienza. Dunque, la competenza e la professionalità rappresentano delle “salvaguardie speciali” che contribuiscono a migliorare il sistema giudiziario in generale.
Verso la riforma
Con la riforma della ministra Cartabia sulla giustizia – che saranno recepiti con i decreti attuativi legislativi entro la fine del 2022 – anche la normativa dell’arbitrato italiano è stata modernizzata. Tra le varie novità, la legge delega sulla riforma del processo civile ha introdotto l’obbligo per gli arbitri di dichiarare la propria indipendenza e imparzialità e ha rimosso il divieto degli stessi di far ricorso a misure cautelari. Questi “aggiustamenti” contribuiscono a creare una legislazione in Italia più favorevole all’utilizzo dell’arbitrato e a rendere il nostro Paese una sede sempre più adatta a ospitare procedimenti arbitrali internazionali.