Il patrimonio immobiliare della Milano storica sta per passare di mano per ben oltre 1 miliardo. E se il deal andrà in porto, segnerà un record per l’industria del real estate italiana: a memoria degli operatori, infatti, si tratterà della transazione di maggiori dimensioni sinora realizzata.
Secondo quanto riferito a Dealflower da diverse fonti finanziarie, gran parte (ma non tutti) dei soci di Reale Compagnia Italiana hanno trovato un accordo per valorizzare un patrimonio immobiliare che risale al 1860 e che da allora è rimasto praticamente intoccato. Stiamo parlando di asset che dovrebbero passare di mano per ben oltre 1 miliardo.
I soci di Reale Compagnia Italiana sono famiglie storiche, perlopiù di origini nobiliari. Il deal è gestito, in qualità di advisor finanziario, da Goldman Sachs, affiancata da Colliers e da Gerardo Braggiotti.
La trattativa era stata anticipata da MF qualche giorno fa.
Un deal once in a life time
In pole position, per aggiudicarsi il patrimonio, c’è Blackstone, come sempre sul real estate che si avvale di Kryalos Sgr in qualità di braccio operativo. L’advisor finanziario di Blackstone è Mediobanca.
Il patrimonio che fa capo ai soci di Reale Compagnia Italia comprende immobili dislocati nelle zone più esclusive di Milano, da via Turati a piazza della Repubblica, da via Vincenzo Monti a a via Montenapoleone; qui, in particolare, c’è in vendita il palazzo che ospita la pasticceria Cova.
In vendita anche la Galleria Subalpina a Torino (nella foto di copertina), situata tra piazza Castello e piazza Carlo Alberto, uno dei luoghi più cari ai torinesi.
Uno dei player coinvolti nella trattativa parla di un deal “once in a life time”, un’occasione unica.
Pare che il deal non abbia mai assunto i connotati di una vera e propria gara. Blackstone-Kryalos sono sostanzialmente stati da subito gli unici interlocutori. Altri soggetti si sono affacciati (Prelios e Hines, in particolare), ma più per prendere atto dello stato di avanzamento della trattativa che per presentare offerte concorrenti.
Ora, stando a quanto dicono i rumours, il nodo è superare la resistenza di qualche socio di Reale Compagnia Italiana, che non pare convinto di vendere.
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