Tre miliardi di euro. Questa potrebbe essere la capitalizzazione a Piazza Affari di Golden Goose, marchio italiano di sneaker di alta moda, a caccia di anchor investor con i suoi advisor per l’offerta iniziale su Euronext Milan. L’obiettivo, come confermato dal Corriere della Sera, è l’acquisto di una quota significativa in sede di collocamento, o subito prima, per stabilizzare l’offerta.
Il collocamento è atteso nella primavera del 2024: Golden Goose deve ancora scegliere le banche in questo senso mentre gli advisor scelti dal gruppo veneto sono Lazard in ambito finanziario e Latham&Watkins in ambito legale.
Prima di Golden Goose: le storie di On e Birkestock
Le stime preliminari del mercato vedono una valutazione di Golden Goose fino a 25 volte l’Ebitda, e numeri vicini a quelli del 2022 ottenuti da On, società svizzera che ha Roger Federer testimonial e azionista, nella quotazione di Wall Street, o quella di Birkenstock, che fa il suo esordio sul Nyse con un prezzo fissato a 46 dollari ad azione e un obiettivo di valutazione di mercato di 8,6 miliardi di dollari, mettendo in vendita 10,7 milioni di azioni.
Golden Goose è di proprietà del fondo Permira ed è guidata da Silvio Campara. Il gruppo è nato a Marghera (Venezia): l’anno scorso ha registrato ricavi per 501 milioni, (+30%) e un margine operativo lordo stimato da Fitch in 131 milioni di euro, mentre il primo semestre del 2023 si è chiuso con 276 milioni di ricavi (+21%) e un margine Ebitda del 34,6%.
Movimenti di mercato del settore
Nella seduta odierna pesante il settore del lusso a causa dei conti dell’ultima trimestrale di Lvmh, che rallenta dopo aver goduto di un periodo d’oro legato alle vendite post pandemia. Moncler è il titolo peggiore del Ftse Mib dopo aver aperto con un rosso del 4%. Giù anche Brunello Cucinelli, -2,7% mentre il gruppo francese registra vendite del -6,6%.