Il governo ha varato una manovra di bilancio da circa 30 miliardi di euro per il 2025 in cui prevede di raccogliere 3,5 miliardi da banche e assicurazioni nazionali.

I fondi andranno al servizio sanitario nazionale e alle persone più vulnerabili, ha scritto su X la premier Giorgia Meloni al termine del Consiglio dei ministri che ha esaminato il provvedimento.

“Il Consiglio dei Ministri, su proposta del ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti, ha approvato il disegno di legge recante il bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2025 e bilancio pluriennale per il triennio 2025-2027″, dice una nota pubblicata sul sito del governo.

Ecco le misure della nuova manovra di bilancio

Giorgetti ha anche illustrato il Documento programmatico di bilancio che verrà trasmesso al Parlamento e alla Commissione europea. Un disegno di legge di bilancio che dispone “interventi con effetti pari, in termini lordi, a circa 30 miliardi nel 2025, più di 35 miliardi nel 2026 e oltre 40 miliardi nel 2027″.

“Le misure contenute nel provvedimento -spiega la nota- si concentrano sulla riduzione della pressione fiscale e sul sostegno ai redditi medio-bassi dei lavoratori dipendenti e dei pensionati. Sono previste, inoltre, risorse per il rinnovo dei contratti della pubblica amministrazione, per il rifinanziamento del fondo sanitario nazionale e per sostenere le famiglie numerose e incentivare la natalità“.

Il prelievo sul settore finanziario viene da un cambiamento nella tassazione delle stock option per i manager e nelle regole che disciplinano i crediti d’imposta delle banche derivanti da perdite passate, note come imposte differite attive (Dta).

“Prelievo sulle banche? Non ci saranno scosse sui mercati”

L’Italia ha detto di voler aumentare il deficit/Pil del prossimo anno al 3,3% dal 2,9% stimato in base alle tendenze attuali, con altri 9 miliardi di euro di deficit per finanziare l’intervento. Il governo non ha fornito tutti i dettagli sul finanziamento della manovra per il bilancio del 2025, ma il Tesoro ha citato i piani di razionalizzazione della spesa statale e il prelievo su banche e assicurazioni.

L’ipotesi di un prelievo sulle banche era circolata per settimane e ha pesato sulle azioni degli istituti di credito in assenza di chiarezza da parte del governo. Tale prelievo sulle banche “non spaventerà i mercati”, ha scritto il ministro degli Esteri Antonio Tajani su X.

Deficit di bilancio in calo, debito in aumento

Per il 2025, secondo i funzionari, il governo prevede anche di aumentare le accise sul diesel e di eliminare alcune agevolazioni fiscali per le imprese legate alla principale imposta sulle società, l’Ires.

L’Italia è sottoposta a una procedura disciplinare da parte dell’Ue a causa di un deficit di bilancio che lo scorso anno ha raggiunto il 7,2% del Pil, ben al di sopra del limite del 3% e il più alto della zona euro. Il mese scorso il governo si è impegnato a ridurre il deficit al 2,8% del Pil nel 2026, sperando che ciò consenta all’Italia di uscire dalla procedura nel 2027.

D’altra parte, il debito italiano, già il secondo più alto della zona euro, è visto in graduale aumento nei prossimi due anni, raggiungendo il 137,8% del Pil nel 2026 rispetto al 134,8% dello scorso anno. Le rinnovate regole fiscali Ue richiedono un ritmo costante di riduzione del deficit e del debito a partire dal 2025 nell’arco di quattro-sette anni.

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