Il dossier delle grandi nomine delle società partecipate dallo Stato si apre con il rinnovo dei vertici di Mps. Tecnicamente entro il 26 marzo il Mef (che detiene il 64,230% del capitale) sarà invitato a depositare una lista di candidati per il nuovo Board; ma la lista potrebbe già essere presentate nelle prossime ore.

Ieri in serata è arrivata l’ufficialità del passo indietro del presidente dell’istituto di credito senese, Patrizia Grieco, che andrà a presiedere il Cda di Anima Holding. Al netto di sorprese dell’ultimo minuto, l’ad Luigi Lovaglio dovrebbe essere riconfermato alla guida della banca.

Sempre sul fronte bancario, un’altra partita aperta è quella relativa alle nomine di Amco. Dopo l’uscita a sorpresa dalla Consob del commissario Paolo Ciocca, nel mondo della finanza italiana si chiedono i motivi dell’addio anticipato dell’ex dirigente del Dipartimento Informazioni per la Sicurezza presso la presidenza del Consiglio e del Tesoro.

Non solo Mps; ci sono anche Enav e Ferrovie dello Stato

Se sul fronte senese pare sia arrivata una schiarita, lo stesso non può dirsi per le altre grandi partecipate di Stato. A cominciare da Enav. Sulla società che gestisce il traffico aereo civile in Italia, il governo sembra non aver trovato ancora trovato una quadra. Fratelli d’Italia sostiene Pasqualino Monti, mentre il tandem Lega- Forza Italia spinge per Roberta Neri che ha già guidato Enav tra il 2015 e il 2020.

Un altro board in scadenza è quello di Ferrovie dello Stato su cui il leader della Lega, Matteo Salvini, vuole mani libere. Il nome che risulterebbe in pole per guidare Rfi è quello di Roberto Tomasi, attuale ad di Aspi. Ma anche in questo caso l’ultima parola spetterà alla premier Giorgia Meloni.

Enel e Leonardo, i dossier più caldi

Le due grosse incognite restano Enel e Leonardo. Per quanto riguarda il Cane a sei zampe, Meloni vorrebbe Stefano Donnarumma (attuale ad di Terna) alla guida del colosso energetico; una scelta non condivisa dalla Lega che vorrebbe intestarsi la nomina. Proprio per questo, secondo rumors, il nome proposto nelle ultime ore da Matteo Salvini sarebbe quello di Luigi Ferraris che attualmente guida le Ferrovie. Alla presidenza, invece, prende sempre più quota il nome di Paolo Scaroni. Rimanendo sul fronte energetico, Claudio De Scalzi dovrebbe essere riconfermato alla guida di Eni.

Per quanto riguarda invece Leonardo, Alessandro Profumo non dovrebbe essere riconfermato alla guida. Al suo posto potrebbe arrivare Lorenzo Mariani che attualmente è a capo del consorzio missilistico Mbda. Mariani è sostenuto dal ministro della Difesa, Guido Crosetto, mentre la premier Meloni vorrebbe alla guida l’ex ministro Roberto Cingolani. Per quanto riguarda la presidenza, il nome che circola nelle ultime ore è quello di Elisabetta Belloni, attuale capo del Dis.

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