Centosedici miliardi di euro in Europa. Tanto vale il mercato del govtech, inteso come adozione di tecnologie innovative da parte della pubblica amministrazione, ma anche come politica per la prosperità del Paese, con i suoi importanti impatti economici e sociali. Ma è solo uno dei dati emersi durante la presentazione a Palazzo Marino a Milano dell’evento internazionale GovTech Forum per la Prosperità dei Paesi, in programma il 28 febbraio negli spazi di Talent Garden Calabiana a Milano, dove oltre 100 esperti e istituzioni da tutto il mondo si metteranno a confronto sulle prospettive nel settore della trasformazione digitale dei servizi di pubblica utilità.
Organizzato da Feel con il patrocinio del Comune di Milano, di Cassa Depositi e Prestiti e di Anci si propone per la prima volta in Italia di approfondire obiettivi e leve di sviluppo del govtech: “Il 27% delle risorse del Pnrr è sul digitale, di cui 6,74 miliardi di euro per la digitalizzazione della Pa. Sono investimenti con un enorme potenziale moltiplicatore di sviluppo economico e sociale” spiega Simone De Battisti, founder di Feel, laboratorio attivo dedicato al govtech che vede le istituzioni pubbliche come motori del progresso e dell’innovazione.
Secondo il govtech maturity index 2022 della Banca Mondiale, l’Italia si colloca tra i paesi più avanzati nel processo di transizione digitale della Pa, nelle strategie, nei piani e negli strumenti (fatturazione elettronica, piattaforma Io, Spid, PagoPa), con ancora ampi margini di miglioramento. Continua De Battisti: “Se pensiamo solo all’impatto dell’Intelligenza Artificiale nell’accelerazione dei servizi al cittadino ed alle imprese, l’Italia ha il potenziale per realizzare una leadership europea se rafforza il piano di sviluppo dell’ecosistema govtech nazionale e locale, anche oltre e dopo il Pnrr”.
“Il govtech? Per Milano 18 milioni di euro di finanziamenti”
Layla Pavone, responsabile del coordinamento board innovazione tecnologica e trasformazione digitale del Comune di Milano, aggiunge in conferenza stampa: “Il govtech, la tecnologia al servizio del governo del territorio, coinvolge processi, competenze, persone, il potenziale dell’intelligenza artificiale e pone la pubblica amministrazione al centro di una grande sfida. Gli obiettivi e le risorse del Next Generation Eu per la transizione sostenibile sono una leva unica: per Milano significa la messa a terra di progetti per la digitalizzazione finanziati dal Pnrr con oltre 18 milioni di euro, ma anche la mobilitazione di un sistema di partner che riunisce Pmi, operatori privati, investitori, società civile, università e pone i cittadini al centro di ogni innovazione”.
Conclude Pavone: “Modernizzare la macchina pubblica e realizzare servizi più semplici, efficienti, sicuri e accessibili a tutti si sta traducendo per Milano in un impegno a investire in formazione e cultura e a creare ponti per condividere le migliori pratiche, come stiamo facendo con Eurocities, il Lisbon Council, la Cities Coalition for Digital Rights e con le cooperazioni con altre grandi città come Amsterdam, Barcellona, Londra, Helsinki”.
“Processo di digitalizzazione della Pa fattore critico per il Paese”
Presente anche Nicola Villa, executive vicepresident, public sector di Mastercard. Che ha detto: “L’accelerazione del processo di digitalizzazione dell’amministrazione pubblica è un fattore critico per lo sviluppo economico del Paese. Fornendo accesso a soluzioni e servizi innovativi per la pubblica amministrazione, oltre a mobilitare l’ecosistema GovTech del paese, Mastercard intende rafforzare il suo ruolo centrale per lo sviluppo di un’economia digitale più inclusiva e sostenibile”.
Ai tavoli di lavoro dell’evento emergeranno 3 policy-brief focalizzati su competenze digitali e attrazione di talenti per la Pa, l’implementazione del govtech nei territori e lo sviluppo di ecosistemi dell’innovazione govtech. Prenderanno parte, tra gli altri, anche policymakers della Pubblica Amministrazione locale e nazionale, amministratori, manager di società partecipate, innovatori, startupper, Pmi innovative, esperti e ricercatori, in una giornata di lavori articolata tra workshop, interventi istituzionali, talks e tavole rotonde.