Grandi Stazioni Retail passa di mano. La società, nata nel 2016 dal processo di scissione e vendita della società Grandi Stazioni da Ferrovie dello Stato, è stata infatti ceduta da Antin Infrastructure Partners, ICAMAP e Borletti Group a un fondo di investimento infrastrutturale gestito da DWS Group e OMERS Infrastructure, fondo pensione canadese al suo primo investimento nel nostro paese, dov’è guidato da Luca Lupo.
La società
Grandi Stazioni Retail gestisce la totalità degli spazi commerciali e pubblicitari in 14 delle principali stazioni ferroviarie italiane e hub per il network ferroviario dall’alta velocità, e che complessivamente ricevono oltre 800 milioni di presenze annuali e comprendono oltre 800 unità commerciali, per un totale di circa 190.000 metri quadrati di spazio e oltre 1.800 impianti pubblicitari.
La valutazione di Grandi Stazioni, secondo i rumors riportati dal Sole24Ore, sarebbe tra 1 e 1,2 miliardi di euro, per il controllo di un gruppo che nel 2022 ha generato circa 600 milioni di euro di fatturato e un Ebitda attorno agli 80 milioni di euro.
“Grandi Stazioni Retail offre una piattaforma unica nel suo genere, che si allinea con la nostra visione a lungo termine di crescita e fornitura di servizi essenziali ai passeggeri e alle comunità servite dalle nostre aziende del portafoglio, e un forte allineamento con il principio di sostenibilità della riduzione delle emissioni dei trasporti, un tema supportato dalle politiche locali e europee”, ha commentato Walter Manara, Partner di DWS, realtà che ha già esperienza nel comparto, con gli investimenti in Akiem, Streem e Corelink, ma anche nelle infrastrutture italiane attraverso i propri investimenti in Gruppo SAVE, Rimorchiatori Mediterranei ed Ergéa.
Il completamento della transazione è previsto entro la fine dell’anno, subordinatamente al soddisfacimento delle consuete condizioni al closing e all’ottenimento delle necessarie approvazioni regolamentari.
Gli advisor
Mediobanca ha agito in qualità di financial and debt advisor del consorzio Omers-DWS nel deal in oggetto. L’operazione è stata coordinata da Giuseppe Baldelli (Co-Head of Global Corporate & Investment Banking) e dal team Infrastructure e Transportation guidato da Francesco Bosco (assistito da Camilla De Massa e Giovanni Lanati), supportati dai team Real Estate (Dino Gioseffi), Infrastracture Financial Sponsor (Alessandro Colzani) e Debt Advisory (Roberto Turati).
Ey ha assistito Antin Infrastructure Partners, Icamap e Borletti Group per i servizi di due diligence finanziaria, con un team composto dai partner Daniele Ruggeri e Alessandro Bucci e dalla senior manager Alessandra Mastrangelo. La partner Juljana Xhafa con il senior manager Alberto Mattia Belardi ha curato l’Hr due diligence; la tech due diligence è stata gestita dalla partner Nukhet Anadal con la senior manager Letizia Monti; per i profili Esg sono intervenuti il partner Enrico Perego e il senior manager Gabriele Latini. Lo studio legale e tributario di Ey ha curato la due diligence fiscale con un team composto dai partner Savino Tatò e Mauro Camillo Scognavilla, affiancati dal senior manager Alessandro Pina.
Ey è intervenuta anche al fianco di Omers Infrastructure e Dws per la due diligence finanziaria con un team composto dal partner Andrea Scialpi e dal senior manager Alessandro Bianchi e per la due diligence HR con il senior manager Davide Poli. EY Studio Legale Tributario ha gestito la due diligence fiscale con il partner Quirino Walter Imbimbo e il senior manager Raffaele Puglisi.
I venditori sono stati assistiti da Ubs e Cassiopea Partners.