Da inizio giugno si contano diverse operazioni nell’ambito dei bond Gss, cioè green, social e sustainable. Da Enel a Ferrovie dello Stato passando per A2A. Ma andiamo con ordine, analizzando le ultime operazioni.

A inizio mese, Fs Italiane ha finalizzato con Eurofima, società europea per il finanziamento del materiale ferroviario che ha sede a Basilea, una nuova emissione obbligazionaria in private placement. Sono stati sottoscritti titoli obbligazionari FS per 160 milioni di euro a tasso variabile a 12 anni ed Eurofima finanzia l’emissione di Fs attraverso il proprio programma di green bond, dedicato a investimenti sostenibili nel settore del trasporto ferroviario di passeggeri, promuovendo in Europa il modal shift to rail.

Anche A2A ha annunciato il lancio imminente un green bond senior unsecured da 500 milioni di euro, con scadenza il 15 giugno 2026. Il rating di Moody’s è Baa2, mentre la valutazione di S&P è BBB, che ricalca anche quello dell’emittente. Global coordinator dell’operazione Imi-Intesa Sanpaolo e Santander. Joint Bookrunner sono Bbva, Bnp Paribas, Credit Agricole Cib, Goldman Sachs, Imi-INtesa Sanpaolo, Mediobanca, Santander e Unicredit.

Enel Finance International, controllata da Enel, ha invece lanciato sui mercati Usa e internazionali un “Sustainability-Linked Bond” multi-tranche rivolto agli investitori istituzionali per un totale di 3,5 miliardi di dollari, circa 3,3 miliardi di euro. Il bond è legato al raggiungimento dell’obiettivo di sostenibilità di Enel relativo alla riduzione di emissioni dirette di gas serra (Scope 1). Il prestito obbligazionario è legato a una traiettoria di completa decarbonizzazione, con la tranche a 30 anni dell’emissione legata all’obiettivo del gruppo italiano di conseguire zero emissioni dirette di gas serra da generazione di elettricità e calore entro il 2040.

Senza freni 

Come spiega anche l’ultimo Green Bond Impact Report di Nn Investment Partners, i green bond si distinguono dai titoli a reddito fisso convenzionali per i proventi destinati a progetti nuovi ed esistenti in grado di produrre benefici ambientali, oltre che un’economia più sostenibile, tra energie rinnovabili, edifici ecologici, gestione delle acque, trasporti puliti e adattamento ai cambiamenti climatici.

Questi strumenti, tuttavia, stanno raggiungendo diversi mercato. Secondo l’Emerging Market Green Bonds Report 2021 di Amundi, c’è un forte rimbalzo delle emissioni di green bond nei mercati emergenti e nelle economie in via di sviluppo nel 2021 grazie all’aumento della domanda da parte di investitori nazionali e internazionali e all’incremento delle emissioni da parte di emittenti nuovi e già esistenti. In totale

Insomma se, come spiegava a inizio anno SustainAdvisory, il 2021 aveva rappresentato un anno record per i bond Gss – e quindi non solo green – anche in Italia con 55,7 miliardi di euro per un totale di 79 strumenti in circolazione, anche il 2022 si prepara a fare altrettanto.

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