Primo investimento per Greenit, la joint venture tra Eni gas e luce – Plenitude e Cdp Equity creata per contribuire alla transizione energetica del Paese in coerenza con gli obiettivi del Piano nazionale integrato per l’energia e il clima 2030 e, di conseguenza, per sviluppare la produzione energetica da fonti rinnovabili. Greenit ha acquisito dal gruppo Fortore Energia l’intero portafoglio composto da quattro campi eolici onshore attivi in Italia della capacità complessiva di circa 110 megawatt.
Nel dettaglio, il perimetro oggetto dell’operazione comprende 55 aerogeneratori localizzati in Puglia. I campi eolici hanno un’operatività media di oltre 2mila ore equivalenti, con una produzione di oltre 230 gigawatt all’anno, e consentiranno di evitare l’emissione di circa 100mila tonnellate/anno di Co2.
La vita residua incentivata degli impianti, entrati in esercizio fra il 2008 e il 2013, è ancora di cinque anni. Successivamente, si legge in una nota, saranno avviate tutte le attività propedeutiche al repowering, con l’obiettivo di aumentarne la capacità installata e la produttività, cogliendo al contempo i miglioramenti tecnologici allo scopo di consentire un utilizzo più virtuoso del territorio.
La joint venture
Eni e Cdp Equity hanno costituito la nuova joint venture Greenit a marzo 2021 ed è partecipata al 51% da Eni e al 49% da Cdp Equity. L’obiettivo di Greenit è quello di produrre energia principalmente da impianti fotovoltaici ed eolici raggiungendo così una capacità installata al 2025 di circa mille megawatt, con investimenti cumulati nel quinquennio per oltre 800 milioni di euro.
Gli advisor
Rothschild è stato advisor di Eni gas e luce – Plenitude e Cdp Equity nell’acquisizione dal gruppo Fortore Energia con un team composto per la parte m&a da Alessandro Bertolini Clerici, partner; Marco Ricciotti, director; Riccardo Vergine, associate e Federico Frediani, analyst e per la parte debt advisory da Giorgio Bertola, direcor e Douglas Banfi, assistant director.