Guido Barilla (nella foto di copertina) è il vincitore del Premio Parete 2022. Il presidente del gruppo Barilla riceverà il premio il prossimo autunno in Università Bocconi a Milano. A lui il riconoscimento per la “capacità innovativa che ha contribuito a sostenere il made in Italy nel mondo”.
Presidente del gruppo Barilla, Guido Barilla è nato a Milano nel luglio del 1958. Dopo gli studi in filosofia, ha iniziato la carriera all’interno del dipartimento vendite di Barilla France, consociata dell’azienda di famiglia, per poi compiere diverse esperienze lavorative negli Stati Uniti in alcune imprese alimentari. Rientrato a Parma, sede dell’omonimo gruppo, nel 1986 è diventato dirigente occupandosi principalmente di internazionalizzazione del business e, nel 1988, ha assunto la carica di vicepresidente. In seguito alla scomparsa del padre Pietro, nell’ottobre 1993, Guido Barilla è stato nominato presidente, carica che detiene ancora oggi. Dal 2009 è, inoltre, presidente del Barilla center for food & nutrition, ora Fondazione Barilla.
Fondata nel 1877 come bottega di pane e pasta, Barilla è oggi un gruppo internazionale presente in oltre 100 Paesi nel mondo. Attore protagonista nel mercato della pasta, dei sughi pronti, dei prodotti da forno e pani croccanti, nonostante la dimensione globale, è rimasta un’azienda di famiglia, non quotata in Borsa, riconosciuta ovunque come simbolo del saper fare italiano.
La proclamazione di Guido Barilla è stata decisa all’unanimità dal Comitato scientifico del Premio Parete e si aggiunge ai vincitori delle scorse edizioni: Alberto Bombassei, Giorgio Armani, Giovanni Tamburi, Vittorio Colao.
L’evento di proclamazione, tornato in presenza nella Caserma “Vice brigadiere Ermando Parete” della Guardia di Finanza di Pescara, ha voluto ricordare l’impegno civile e la storia del finanziere abruzzese Ermando Parete, deportato sul finire della Seconda guerra mondiale nel campo di sterminio nazista di Dachau, in Germania e diventato, nel tempo, autentico testimone della Memoria verso le nuove generazioni.
L’appuntamento odierno pescarese ha visto, oltre al contributo di Francesca Martinelli (conduttrice dei lavori), gli interventi del generale di divisione Gianluigi D’Alfonso (comandante regionale Abruzzo della Guardia di Finanza), di Giancarlo Di Vincenzo (prefetto di Pescara), Ottavio De Martinis (presidente della Provincia di Pescara), Antonio Di Marco (presidente dei Borghi più Belli d’Italia in Abruzzo e Molise e già sindaco del Comune di Abbateggio) e Donato Parete, fondatore del premio, figlio di Ermando Parete, ed editore della testata Dealflower (nella foto sotto).