H.I.G. Capital, fondo d’investimento internazionale con 52 miliardi di dollari di capitale in gestione, ha acquistato una partecipazione di controllo in Onis Visa, primario operatore a livello europeo nella progettazione, assemblaggio e vendita di gruppi elettrogeni e motopompe. L’investimento di H.I.G. (nella foto in pagina, il managing director a capo dell’ufficio di H.I.G. in Italia, Raffaele Legnani) avverrà in partnership con la famiglia Barro che ha fondato l’azienda oltre 60 anni fa e che manterrà gli attuali ruoli manageriali in azienda.
Onis Visa
Fondata nel 1960, Onis Visa è oggi uno dei primari gruppi industriali nel proprio mercato ed è riconosciuta per le proprie competenze tecniche e ingegneristiche all’avanguardia che consentono al gruppo di offrire un’ampia gamma di soluzioni affidabili, performanti e altamente personalizzate. Negli anni Onis Visa ha intrapreso un ambizioso percorso di internazionalizzazione e di costante miglioramento della propria offerta. Oggi, il Gruppo è presente in oltre 100 paesi con una gamma completa di generatori da 2 fino a 2.500 kVA di potenza e con una un’ampia serie di motopompe.
Le competenze tecniche del gruppo hanno permesso ad Onis Visa di affermarsi come produttore di riferimento per numerosi mercati di destinazione, tra cui quello industriale, delle costruzioni, della sanità, dell’agricoltura, dei datacenter, delle telecomunicazioni e della Gdo.
Lorenzo Barro, presidente, co-ceo e attuale socio di Onis Visa che re-investirà al fianco del fondo, è convinto che “H.I.G. sia un soggetto dotato delle perfette caratteristiche al fine di accompagnare il Gruppo Visa e tutto il management team attraverso un ulteriore percorso di crescita e potenziamento delle proprie capacità. Il Gruppo guarda con grande attenzione all’ulteriore sviluppo di tecnologie ecocompatibili con l’impiego di sistemi innovativi quali motori endotermici ad idrogeno e combustibili non fossili bio-compatibili, sistemi di energy storage, soluzioni ibride e di efficientamento energetico”.
Un investimento che secondo Marco Barro, co-ceo e attuale socio di Onis Visa “rappresenta un passo fondamentale per il futuro del nostro gruppo e consentirà un ampliamento della strategia commerciale al fine di espandere ancora di più la nostra presenza nei mercati internazionali, pur mantenendo al contempo un saldo radicamento territoriale, così come l’acquisizione di società con business sinergici”.
Le acquisizioni di H.I.G.
Prosegue dunque il percorso di espansione da parte di H.I.G. L’ultima in ordine di tempo risale a luglio scorso, quando H.I.G. Europe (filiale europea del fondo) ha chiuso l’acquisizione di Tow 80 S da parte della propria portfolio company Dgs, uno dei primari operatori nel mercato italiano dell’Information Technology specializzato nella trasformazione digitale dei processi aziendali e nei servizi di cybersecurity.
A marzo ha perfezionato l’acquisizione di Varcotex tramite la propria portfolio company affiliata Cadicagroup, gruppo specializzato nella fornitura di accessori per i principali brand dell’abbigliamento attivi nei segmenti premium e absolute luxury. Il mese prima, ovvero a febbraio, H.I.G. Europe ha comprato una partecipazione di controllo in Berardi Bullonerie, operatore nel mercato italiano della distribuzione di elementi di fissaggio e della fornitura di servizi di logistica integrata con un fatturato 2021 di circa 100 milioni di euro.
Gli advisor
Nell’operazione il fondo H.I.G. è stato assistito da Finerre come advisor finanziario, dallo studio legale King & Wood Mallesons, da Bain & Company (business ed operational due diligence), da PwC (financial, payroll e tax due diligence) e dallo studio Spada Partners, con il partner Guido Sazbon e Paolo Cricchio, per la strutturazione dell’operazione. I venditori sono stati assistiti dallo studio legale Grimaldi, dallo Studio Daniele Rubin per gli aspetti di natura fiscale e da Edge Corporate Finance quale financial advisor. Debt Advisor dell’operazione è stata Fineurop Soditic.
Per King & Wood Mallesons ha agito un team composto dal partner Davide Proverbio dalla senior associate Giulia Zoccarato e dalle trainee Irene Munaretto e Laura Mendez. Quanto alle due diligence specialistiche, quella di diritto del lavoro è stata svolta dallo studio Morpurgo e Associati, quella amministrativa dallo studio Landi e quella Ip dallo studio Perani Pozzi Associati.
Per Grimaldi, invece, ha operato un’equipe composta dal partner Massimo Zappalà, dall’associate Alessandro Saran e dalle trainee Greta Gobbo e Marta Meggiato. Dei profili fiscali si è occupato lo studio Crowe Valente, con il partner Giovanni Rubin
All’operazione hanno partecipato, con il ruolo di Mla, Crédit Agricole FriulAdria (anche con il ruolo di Banca Agente), Deutsche Bank, Mpscs e Bper. Il fondo Equita Private Debt Fund II ha sottoscritto un prestito obbligazionario subordinato. I legali coinvolti nel finanziamento dell’operazione sono Orrick lato borrower, Simmons & Simmons per le banche e Advant Nctm per il prestito obbligazionario subordinato.
Per Orrick ha agito un gruppo di lavoro guidato dalla partner Marina Balzano e composto dal senior associate Giulio Asquini, dagli associate Leopoldo Esposito e Maria Costa e dalla trainee Valentina Bombino. Mentre il team di Simmons & Simmons, guidato dal partner Davide D’Affronto, ha compreso il managing associate Fabrizio Nebuloni e il trainee Luigi Terenzio Trigona.