Il Rinascimento di Milano non è stato fermato neanche dalla pandemia da coronavirus Covid-19. Il capoluogo lombardo si sta dimostrando più forte (se non fosse un termine abusato, diremmo resiliente) persino di una tragedia sanitaria epocale. Lo testimonia il numero di cantieri aperti o in procinto di avviamento che punteggia la mappa della Grande Milano.
Diciamo “Grande” non per tesserne le lodi. Il fatto è che i confini di Milano sono fluidi, permeabili. Seguono lo sviluppo delle linee della metropolitana (tanti altri cantieri sparsi ovunque). Così, la Grande Milano arriva fino a Sesto San Giovanni, Monza, Rho, Gorgonzola, Paderno Dugnano, si spinge in Brianza, va oltre Cologno Monzese, penetra Cinisello Balsamo e Bresso.
E’ facile immaginare un futuro, non troppo lontano, in cui Milano sarà al centro di una grande rete interconnessa (in termini di infrastrutture stradali, ferroviari e di telecomunicazioni) che andrà da Piacenza, che sta diventando l’hub della logistica nel Nord, sino alla Svizzera, lungo l’asse sud-nord, e da Brescia fino al Piemonte, lungo l’asse est-ovest, inglobando i territori di Lodi, Pavia, Varese, Como, Bergamo e Mantova. Milano-Lombardia, insomma.
Per ora, in attesa che gli investimenti sulle infrastrutture previsti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) siamo messi a terra, il boom immobiliare di Milano non accenna a segnare il passo. Non l’ha piegato il Covid: i cantieri si sono bloccati giusto il tempo dei lockdown. Poi si è tornati a correre.
In questa mappa interattiva abbiamo voluto riassumere i principali progetti di sviluppo immobiliare (recenti, in corso o in fase di progettazione) che stanno ridisegnando il volto di una città in continuo movimento. E che si appresta ad uscire dal tunnel della pandemia con immutato, anzi rinnovato, vigore.
E’ una mappa chiaramente parziale, che non tiene conto dei tanti progetti di riqualificazione che riguardano singoli edifici o gruppi di immobili, nonché il ripensamento di intere aree, la costruzione di student-housing, la realizzazione di nuove infrastrutture. Tracciare una mappa completa di tutti i cantieri sarebbe stato troppo lungo e laborioso. Il lavoro da svolgere per trasformare Milano in una metropoli europea, però, è ancora tanto. Basti pensare allo stato di abbandono in cui versano alcune periferie. Al recupero delle aree verdi. Al potenziamento dei collegamenti, ferroviari e stradali, con le zone da cui provengono i pendolari. Alla costruzione di piste ciclabili.
Per arrivare alla Milano-Lombardia, insomma, ci vorranno tanti investimenti. Il Pnrr è l’occasione da non perdere. Perché il boom immobiliare non si trasformi in un mero innalzamento dei prezzi, ma diventi lo slancio per una ripresa economica che tenga conto dei valori della sostenibilità ambientale e della coesione sociale.
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