Da fondo a fondo con un cambio rilevante della governance. L’operatore britannico di private equity Cinven ha firmato un accordo con gli azionisti della piattaforma immobiliare attiva in Spagna, Italia e Portogallo, per acquisire il 70% della società per un valore di 2,9 miliardi di euro. L’operazione siglata a Madrid è in attesa delle relative autorizzazioni regolamentari, che dovrebbero essere ottenute nelle prossime settimane.
L’azionariato attuale di Idealista: escono Apax e Oakley
Eqt, fondo svedese finora azionista di riferimento di Idealista (aveva acquisito la maggioranza della società nel 2020, allora valutata 1 miliardo e 325 milioni di euro) reinveste per continuare come co-investitore in una percentuale inferiore, il 18%. I fondi gestiti da Apax e Oakley, che finora detenevano rispettivamente il 17% e l’11% di Idealista, vendono la loro quota in questa operazione ed escono dalla partecipazione nella società. Jesús Encinar, fondatore e presidente di idealista – che vive e lavora a Milano – continuerà a guidare dall’Italia la compagnia assieme al suo team, come ha fatto già nel 2015 dopo la cessione di idealista ai fondi gestiti da Apax e nel 2020 dopo la vendita a Eqt.
Per Encinar, l’ingresso di Cinven e il reinvestimento di Eqt sono “un’ottima notizia per Idealista e il suo team. Dopo 4 anni dall’ingresso di Eqt e Oakley e dal reinvestimento dei fondi gestiti da Apax, sono molto felice di averli aiutati a vendere la loro quota con un ottimo risultato per i loro investitori”, ha spiegato il manager in una nota pubblica.
Gli advisor
Freshfields ha assistito Cinven nell’acquisizione del 70% del gruppo Idealista con un team multidisciplinare di professionisti in Spagna e Italia. In Italia, l’assistenza è stata coordinata dal partner Luigi Verga, coadiuvato dalla senior associate Veronica Ferro. Gli aspetti di litigation e compliance sono stati seguiti dai partner Fabrizio Arossa e Federico Mercuri; gli aspetti di data protection, IT e cybersecurity dal counsel Davide Borelli; i profili antitrust e golden power dalla partner Ermelinda Spinelli; gli aspetti giuslavoristici dal counsel Lorenzo Fusco; gli aspetti finance dal partner Francesco Lombardo e dal senior associate Andrea Giaretta; gli aspetti real estate dalla senior associate Teresa Ammirabile; gli aspetti regulatory dal counsel Giuliano Marzi; gli aspetti di diritto amministrativo dal counsel Nico Moravia e dalla senior associate Stefania Guarino. Gr Legal con un team composto dai partner Luca Giove e Andrea Comelli ha seguito gli aspetti Ip dell’operazione.
Per gli aspetti di diritto italiano, Idealista è stata assistita nell’operazione dallo studio legale internazionale Gianni & Origoni con un team guidato dal partner Raimondo Premonte e composto dal managing associate, Alessandro Meringolo, e dagli associati Chiara Masucci, Beatrice Orestano, Matteo Grillo Moselli (m&a), Angela Tosto (immobiliare), Simone Zaccaria (labour), Francesco Cerciello (IP), Guido Manfredonia (banking) e Gabriele Picardo (litigation) mentre, per i profili di diritto spagnolo e portoghese, la società (e i suoi azionisti) sono stati assistiti da Garrigues, nonché dagli studi Dentons, Clifford Chance, e A&O Shearman. Apax Partners è stata assistita da Uría Menéndez. Idealista ha avuto Morgan Stanley come consulente finanziario, Dentons e Clifford Chance come consulenti legali e Jbmf come consulente fiscale. All’operazione hanno partecipato anche Garrigues e Deloitte.