Si chiama silver economy ed è uno dei mega-trend che stanno orientando gli investimenti. L’invecchiamento della popolazione, particolarmente accentuato in Italia, ha un ventaglio di conseguenze ampissimo. Consumi, real estate, spese sanitarie, mobilità: praticamente ogni ambito della vita, quindi dell’economia, viene impattato dal trend demografico.

Secondo il il report Italian Healthcare 2021 di JLL, il mercato della silver economy in Italia è in forte crescita. Entro il 2035 gli over 65 rappresenteranno il 34% del totale della popolazione italiana. Di conseguenza, scrive JLL, 600mila posti letto in più saranno necessari nei prossimi quindici anni.

Il boom dei capelli grigi

Già entro il 2035 la popolazione over 65 in Italia registrerà un aumento di 3.8 milioni di individui, mentre quella over 80 di 1.1 milioni.

Il mega-trend demografico era già in atto prima che esplodesse la pandemia da coronavirus Covid-19. L’emergenza sanitaria ha evidenziato in modo drammatico la carenza di strutture per gli anziani e l’insufficienza dei presidi medici dedicati alle fasce più deboli della popolazione.

Oggi l’Italia è il secondo Paese con il più alto numero di anziani al mondo, dopo il Giappone. Nonostante ciò, nota JLL,  è il Paese europeo con meno strutture dedicate.

In Italia attualmente si contano 7.493 case di cura, l’83% delle quali in mano a società private. La maggioranza di queste strutture (46%) è dedicata all’assistenza agli anziani, con un numero di ospiti che è aumentato del 35% negli ultimi dieci anni ed è costituito per il 79% da persone non autosufficienti.

Ci sono differenze significative fra regioni italiane. I dati mostrano come Lombardia, Veneto e Emilia-Romagna ospitino attualmente più della metà dei posti letto disponibili nelle strutture private in Italia, con la sola a Lombardia che registra il 18% del totale. Secondo la ricerca di JLL, le regioni che necessiteranno maggiormente dell’incremento di strutture dedicate saranno Lombardia, Campania, Sicilia, Emilia-Romagna e Puglia.

Arrivano i fondi dedicati

Il mega-trend demografico si traduce in prodotti di investimento specifici, che rientrano nel più ampio trend di fondi tematici. Negli ultimi anni le società di asset management hanno segmentato l’offerta di prodotti. A fare la parte del leone sono i fondi dedicati alle tematiche Esg.

Secondo le stime di Morningstar, nel mondo ci sono 1.159 fondi tematici (al 31 marzo scorso). Negli ultimi tre anni, gli asset sono più che triplicati, a 554 miliardi di dollari, pari al 2,1% del patrimonio complessivo dei comparti azionari. L’Europa rappresenta il 55% del mercato globale (era l’11% nel 2001). Gli asset ammontano a 279 miliardi di dollari, in gran parte in fondi attivi. Ma i passivi stanno guadagnando terreno. Nel 2020, i soli Etf tematici hanno attratto 9,5 miliardi di flussi netti, portando gli asset gestiti a 27,2 miliardi di euro.

E anche il private capital, oltre all’asset management, comincia a cavalcare il trend demografico. Nell’aprile scorso, Quadrivio Group ha lanciato Silver Economy Fund, primo fondo di private equity che investe in aziende di beni e servizi per la silver age: dai baby boomers agli over 70. Il fondo ha un target di raccolta di 400 milioni e sono previsti almeno due anchor investor, di cui uno nel mondo assicurativo. Altri sottoscrittori saranno istituzioni, enti di previdenza e casse.

Per chi vuole fare da sé e puntare sul trend della silver economy comprando titoli a Piazza Affari, gli analisti suggeriscono di puntare sulle società di gestione di residenze sanitarie assistite e sullo healthcare.

Cresce l’offerta di asset nel real estate

Anche la tendenza alla segmentazione del mercato immobiliare sta dedicando una fetta crescente dell’offerta alla popolazione con i capelli grigi.
CDP Venture Capital e Generali Italia hanno siglato una partnership strategica per il senior living, dando vita alla società Convivit, che introduce un nuovo modello abitativo ideato per gli over 65 autosufficienti, con servizi di assistenza e benessere per uno stile di vita attivo.

Convivit –  50% CDP Venture Capital tramite il fondo Boost Innovation e 50% Generali Welion – prevede la nascita di un nuovo network di residenze senior living per uno stile di vita attivo e ricco di momenti di socialità, che aiuti a mantenere il più a lungo possibile la pienezza di vita nelle migliori condizioni di salute, garantendo totale autonomia e indipendenza, in un contesto che assicura, laddove necessario, l’adeguata protezione in termini di supporto alla salute dei propri ospiti.

Andrea Mecenero sarà l’amministratore delegato di Convivit. La società ha l’obiettivo di aprire venti residenze per 2.500 persone, con 2mila appartamenti in tutto il territorio nazionale, entro il 2030.

I servizi offerti spazieranno da quelli dedicati all’aspetto residenziale, come ad esempio la connettività wi-fi illimitata, portineria h24 e lavanderia. A quelli su salute e sicurezza, con la possibilità di avere per ogni inquilino dispositivi indossabili per il monitoraggio costante dei parametri di salute, assistenza telefonica h24, servizi sanitari da operatori specializzati. Fino ai servizi per il benessere e l’intrattenimento, con beauty center, parrucchiere, attività ricreative e palestra.

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