Il cda di Cassa Depositi e Prestiti (Cdp), su proposta dell’ad Dario Scannapieco (nella foto), ha approvato nuove operazioni a favore di imprese e territori per un valore complessivo di oltre 2,8 miliardi di euro, la Politica del Settore Energia e le decime Linee Guida Strategiche sulla Cooperazione Internazionale.

Da Cdp risorse per il sostegno a imprese e territori

Le nuove operazioni deliberate dal cda comprendono finanziamenti e plafond, diretti e in pool con altre istituzioni finanziarie. Questi si pongono l’obiettivo di favorire lo sviluppo sostenibile e innovativo dei piani di crescita delle imprese, sia sul mercato italiano che all’estero. Fra i destinatari delle iniziative approvate ci sono aziende di piccole, medie e grandi dimensioni che puntano a intraprendere nuovi programmi di investimento, con impatti positivi sulle filiere strategiche del Made in Italy e possibili ricadute occupazionali in diversi settori.

Per quanto riguarda gli interventi rivolti alle pubbliche amministrazioni, le risorse impegnate andranno a sostenere iniziative su difesa del suolo, miglioramento della viabilità, rigenerazione urbana, tutela delle risorse idriche, edilizia scolastica ed efficientamento energetico. Si tratta dunque di iniziative che sono anche in linea con progetti complementari al Pnrr.

Inoltre, una parte delle risorse stanziate verrà destinata allo sviluppo infrastrutturale del territorio nazionale, mentre altre iniziative sono state definite nell’ambito della Cooperazione internazionale.

Da inizio anno l’ente ha impegnato risorse per 24,5 miliardi

Nonostante i recenti e profondi cambiamenti economici e geopolitici, nei primi dieci mesi del 2022 Cdp ha impegnato risorse per 24,5 miliardi, +5 miliardi rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Facendo ciò la società ha posto le basi per superare gli obiettivi del Piano Strategico 2022-2024, che prevede un impegno complessivo di 65 miliardi, fra i quali 21 miliardi per Pa e infrastrutture e 34 miliardi per imprese e internazionalizzazione. Si stima che il piano abbia  la capacità di attrarre 63 miliardi da terzi e di attivare un totale di investimenti per 128 miliardi.

Alla luce delle conseguenze della guerra in Ucraina e del mutato quadro economico, il cda di Cdp ha svolto un’analisi volta a verificare l’eventuale necessità di aggiornamento del piano triennale. L’impianto strategico complessivo non è stato modificato, ma sono state individuate alcune possibili aree di aggiornamento.

La Politica del Settore Energia

Sempre in coerenza con il piano 2022 -2024, il cda ha varato la Politica del Settore Energia. Si tratta della prima policy settoriale, che declina le aree di intervento e di esclusione per le attività di finanziamento e di investimento di Cdp nel comparto energetico. La Politica mira a integrare gli aspetti Esg all’interno dei processi di business, individuare i criteri di trattamento per gli ambiti da promuovere in coerenza con le Linee Guida Strategiche elaborate per il settore e definire i criteri di limitazione ed esclusione.

Le Linee Guida Strategiche Settoriali per la Cooperazione Internazionale

Il cd ha poi deliberato le Linee Guida Strategiche Settoriali per la Cooperazione internazionale e la Finanza per lo Sviluppo. Con questo documento è stata completata la declinazione delle strategie relative ai dieci ambiti di intervento individuati dal Piano Strategico, rendendo operativi gli strumenti per orientare le scelte di finanziamento e investimento di Cdp. Allo stesso tempo, sono state poste le basi per monitorare l’attività e per valutare l’impatto in relazione all’effettiva capacità di generare benefici per cittadini, imprese e territori.

Per allineare il contributo del sistema italiano al perseguimento degli obiettivi dell’Agenda Onu 2030, sono quindi state individuate due aree prioritarie in cui Cdp può intervenire con il ricorso a risorse proprie. Si tratta dlla promozione della tutela del clima e dell’ambiente e della promozione di una crescita inclusiva e sostenibile nei Paesi partner.

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