Il fondo sovrano arabo Public Investment Fund (Pif) entra nel capitale del produttore di supercar Pagani con una quota di minoranza. L’investimento del fondo, si legge in un comunicato, s’inserisce in “un piano strategico di lungo termine volto a proseguire il percorso di innovazione nel mercato delle hypercars e, allo stesso tempo, a esplorare nuove opportunità di sviluppo nel segmento lifestyle con il lancio di Pagani Arte”.
La nota non lo dice, ma, secondo quanto riferisce una fonte vicina al deal, Pif ha rilevato il 30% del capitale della casa automobilistica.
Fondata nel 1992, Pagani è uno dei più esclusivi brand di hypercars al mondo.
L’azienda combina funzionalità ed estetica, lavoro artigianale e know-how tecnologico.
Gli attuali azionisti di minoranza Nicola Volpi ed Emilio Petrone resteranno nel capitale. La famiglia Pagani continuerà
a detenere il controllo della società come azionista di maggioranza. Allo stesso tempo, Horacio Pagani (nella foto sopra) – fondatore, chief executive officer e chief design officer – “manterrà una posizione di leadership e un ruolo centrale nella società”.
Pif, uno dei fondi sovrani più grandi e di maggiore impatto al mondo, è il motore economico Saudi Vision 2030 e guida la diversificazione dell’economia dell’Arabia Saudita. L’accordo con Pagani “è in linea con la strategia di Pif di realizzare investimenti opportunistici in partnership con solidi business internazionali”.
Il commento
Horacio Pagani ricorda che “sin dalla nascita Pagani vanta partnership di assoluto rilievo, in quanto crediamo che solo attraverso un lavoro di squadra si riesca a raggiungere l’eccellenza. I nostri rapporti pluriennali con partner tecnici, leader nei loro rispettivi settori, che continueranno a fare parte del futuro di Pagani, ne sono la dimostrazione. Oggi siamo orgogliosi di annunciare questa importante partnership con Pif, un passo importante per la nostra strategia di sviluppo di lungo termine, che prevede investimenti significativi per garantire che le nostre prossime hypercar, indipendentemente dalla tecnologia di propulsione, continuino ad emozionare il pubblico di appassionati.”
Gli advisor
UBS Investment Bank ha agito in qualità di advisor finanziario esclusivo di Pagani. Il team di UBS è stato guidato da Riccardo Mulone (country head per l’Italia – nella foto a destra), insieme a cui hanno lavorato Guido Colonetti e Nicola Donati.
Rothschild & Co è stato l’advisor finanziario di Pif.
Withers Studio Legale ha assistito gli azionisti di Horacio Pagani con un team guidato dal partner Stefano Cignozzi (nella foto a destra) e coadiuvato dalla senior associate Francesca Nobili.
Freshfields Bruckhaus Deringer ha assistito PIF con un team multidisciplinare coordinato dal
partner Luigi Verga (nella foto a destra), con il supporto della senior associate Barbara degli Esposti, l’associate Valentina Gagliani e da Andrea Firmano per gli aspetti corporate. I profili antitrust dell’operazione
sono stati seguiti dal partner Gian Luca Zampa, con il supporto del counsel Alessandro Di Giò e
dell’associate Luca Feltrin. Sono stati altresì coinvolti i professionisti dei team Finance, Labour,
Compliance, Regolamentare e Real Estate.
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