Il governo procede spedito nel processo di vendita di una quota, pari a circa il 15%, di Poste Italiane e lo fa scegliendo gli advisor dell’operazione.
In una nota venerdi 27 settembre il ministero dell’Economia ha fatto sapere di aver individuato come consulenti Ubs lato finanza, con il team guidato da Riccardo Mulone, e White & Case per la parte legale.
Tesoro rimane con oltre 50%
Come noto, il Tesoro possiede il 29,3%, con un altro 35% detenuto da Cdp. A metà settembre, annunciando il decreto, Palazzo Chigi aveva dichiarato che comunque rimarrà in mano pubblica oltre il 50% del capitale. Un ridimensionamento netto dei piani iniziali, visto che la strategia originaria era quella di mantenere fino al 35% delle quote, piano criticato aspramente da opposizioni e sindacati.
Poste Italiane dà lavoro a 120mila persone. Per far fronte alle critiche, il decreto prevede che i posti di lavoro verranno salvaguardati come anche la presenza capillare di Poste, soprattutto nelle zone “montane e sulle isole”. Il gruppo distribuirà 6,5 miliardi di euro in dividendi nei prossimi quattro anni rispetto ai 3,8 miliardi nei precedenti cinque anni.