Hat lancia un nuovo fondo. La società di private equity con sede a Milano e Londra guidata da Ignazio Castiglioni e presieduta da Nino Attanasio annuncia infatti il quinto fondo di investimento, dedicato alla tecnologia, e cioè Hat Technology Fund 5, con un target di raccolta di 200 milioni. La società ha già finalizzato il primo closing e ricevuto commitment da parte di investitori istituzionali, family office e Hnwi italiani e internazionali. Al termine della raccolta, il volume totale delle risorse gestite da Hat raggiungerà i 600 milioni.
In continuità con i precedenti fondi, il focus di investimento di Hat Technology Fund 5 è rivolto al megatrend dell’innovazione tecnologica e punta su aziende italiane che operano in settori ad alto potenziale di crescita nel mercato Tmt, come il settore dell’Intelligenza artificiale, al software e all’automazione e robotica. L’obiettivo di Hat è di supportare le aziende, fornendo i capitali necessari per accelerare la crescita interna e per linee esterne, affiancando il management in tutte le fasi di sviluppo, attraverso un approccio industriale e un solido network internazionale grazie anche alla presenza della società in Uk, con un ufficio a Londra.
Il mercato tech su cui investirà il fondo di Hat
L’Intelligenza artificiale sta emergendo con tutto il suo potenziale come catalizzatore fondamentale in grado di impattare su interi modelli di business e apportare cambiamenti radicali all’economia globale, modificando il nostro modo di vivere e lavorare, determinando in un periodo di dieci anni un incremento del Pil globale stimato in +7% e una crescita della produttività in +1,5%. In Italia, secondo l’ultimo report Anitec-Assinform, nel periodo 2023-2026, il mercato dell’Intelligenza artificiale registrerà un tasso di crescita annuo composto del +28,2%, il più alto dell’intero settore tecnologico.
Il software, nell’era digitale, è la spina dorsale del nostro mondo guidato dalla tecnologia e in Italia registrerà nel periodo 2023-2026 un tasso di crescita annuo composto del +5,8%. In particolare, a crescere maggiormente sarà il SaaS che ha raggiunto un valore di 1,5 miliardi nel 2023 con un incremento del +19%, secondo l’ultimo Osservatorio Cloud Transformation del Politecnico di Milano. L’automazione e la robotica si confermano in una fase di grande espansione, con una crescita registrata in Italia nel 2023 secondo i dati di Anie del +15%, guidata dallo sviluppo dell’Industria 4.0 e dall’esigenza di aumentare l’efficienza nella produzione e di avviare nuovi percorsi di business.
Gli obiettivi
Fondata nel 2007, Hat si è conquistata negli anni un posizionamento unico nel mercato italiano grazie alla forte specializzazione in innovazione e tecnologia, diventando oggi il principale investitore nel crescente e dinamico mercato tecnologico italiano. La società conta un gruppo di 20 professionisti con background e competenze diversificate ed un track record di successo contrassegnato da 2 quotazioni in borsa e oltre 90 investimenti diretti e indiretti attraverso le società in portafoglio, con ritorni superiori anche a cinque volte i capitali investiti. Tra questi, Sia, Safety21, Assist Digital, Gpi, Lutech, Wiit e Burke & Burke (med tech).
Le scelte di investimento da parte del nuovo fondo Hat verranno effettuate con il supporto di uno strategic committee internazionale, con pluriennale esperienza nel settore di riferimento e con competenze complementari, al quale si aggiungono Alberto Sangiovanni Vincentelli, professore presso l’Università della California a Berkeley, imprenditore di successo e uno dei maggiori esperti al mondo nel campo dell’Ict; Giorgio Metta, direttore scientifico dell’Istituto Italiano di Tecnologia tra i massimi competenti italiani nel campo dell’Intelligenza artificiale; Samuele Pasi, investment banker e manager con oltre 20 anni di esperienza in banche d’affari ed esperienza lavorativa a Londra, Milano e Roma.
In merito, “l’interesse per Hat Technology Fund 5 testimonia la fiducia del mercato nelle capacità del team di creare valore portando avanti con successo la strategia di investimento tematico in tecnologia avviata oltre 15 anni fa, che ci ha permesso di cogliere in anticipo opportunità in un mercato digitale in forte trasformazione. Con una crescita del mercato prevista nel 2026 a 90 miliardi, l’Italia rimane un Paese con un enorme potenziale inespresso”, ha commentato Ignazio Castiglioni, co-fondatore e Ceo di Hat Sgr.
Hat Technology Fund 5 si avvarrà di un team di gestione altamente specializzato, composto da Nino Attanasio, Ignazio Castiglioni, Marco Costaguta e Adriano Adriani, coadiuvati da un team di analisti, che affiancheranno le aziende nel loro intero percorso di sviluppo.